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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Catania a Ficarra: “le minacce non mi fermeranno per il beneficio della comunità”

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Continua il botta e risposta fra il sindaco di Mussomeli ed il manager dell’Asp Salvatore Ficarra. Oggi è il deputato Catania a rispondere.

“Il Direttore Generale continua a sostenere che si è insediato “solo” il 1 Febbraio. Ricordo che siamo già a 5 mesi di operatività della sua gestione e mi domando ancora per quanto tempo dovremo aspettare per avere i primi risultati.
Ricordo, inoltre, al Dott. Ficarra che
l’apertura dei reparti viene programmata dal Direttore Generale che, allo scopo, viene tecnicamente affiancato e coadiuvato da Direttore Sanitario e dal Direttore di Presidio Ospedaliero che nella fattispecie sono gli stessi che hanno supportato la direzione generale dell’epoca nelle fasi di apertura dei reparti da lui contestati.

Se contestazioni ha da muovere deve farlo all’indirizzo del suo predecessore (che a mio avviso ha fatto un ottimo lavoro), nonché dei suoi collaboratori che sono gli stessi che attualmente collaborano il dott. Ficarra; d’altrocanto ed è così, non perde occasione per rimarcare che la responsabilità di governo e amministrazione della sanità in provincia è in capo alla direzione generale e più in generale della direzione strategica;
prima del suo arrivo il reparto di chirurgia del M.I. Longo di Mussomeli risultava a pieno organico di personale medico (ben 5 chirurghi) e dunque non era affatto necessaria alcuna ulteriore assunzione considerato quanto previsto dalla dotazione organica approvata dalla Regione Siciliana, ma andava semmai potenziato il servizio di anestesia;
più volte in sede di conferenza dei sindaci e di interlocuzioni intrattenute con il Direttore Generale, il Direttore Sanitario ed il Direttore di Presidio Ospedaliero (potrebbe richiederlo a questi ultimi piuttosto che fare affermazioni non veritiere) è stata più volte rimarcata, dal sottoscritto, la necessità di potenziare il servizio di anestesia, atteso che la presenza di un solo anestesista presso la struttura ospedaliera con le limitazioni in termini di operatività che ciò comporta, provoca difficoltà operative;
𝑙𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 che lo stesso DG definisce non a norma (fatto non veritiero da quanto a me risulta nonchè estremamente grave, questo si che ingenera allarme sociale) sono state oggetto, prima del suo arrivo, di interventi di adeguamento che hanno comportato la chiusura per qualche giorno per poi essere riattivate regolarmente;
L’attivazione della COT, così come l’attivazione della Casa di Comunità, previste a Mussomeli, rientrano nell’ambito degli interventi inserite all’interno del PNRR – Missione Salute, la cui fase di avvio è avvenuta ben prima del suo arrivo all’Asp di Caltanissetta.


Chiudo questa breve mia nota di risposta invitando il D.G. a verificare il rallentamento effettivo che alcuni servizi ospedalieri hanno subito da qualche settimana a questa parte, nonché a verificare le ragioni che hanno portato alcuni professionisti stranieri, faticosamente reclutati dalla stessa ASP di Caltanissetta, a rassegnare le proprie dimissioni facendo tornare sotto organico alcuni reparti che con grande impegno e dedizione era stati potenziati.
La presente solo al fine di ripristinare la verità delle cose.
Quando ci saranno effettivi provvedimenti migliorativi sarò il primo a darne merito alla direzione.
Rinnovando, come sempre fatto, la mia piena disponilità al confronto finalizzata al miglioramento dell’offerta sanitaria del nostro territorio, torno ad affermare con determinazione e senza arretrare di un millimetro che non saranno certo le minacce a fermare la mia azione amministrativa e politica a beneficio della mia comunità”.

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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“Stato di incuria, si intervenga a Macchitella”

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Dal nostro lettore, Angelo Infurna, riceviamo e pubblichiamo

Perenne stato di incuria del marciapiede di viale Cortemaggiore a ridosso di viale Indipendenza. Erba e vegetazione alta più di due metri che hanno reso il marciapiede ormai impraticabile per cui il pedone è costretto, purtroppo, a transitare sulla strada mettendo a rischio la sua incolumità a causa dei mezzi di trasporto che, ahimè, spesso sfrecciano ad elevata velocità.

Il quartiere residenziale di Macchitella è colmo di queste situazioni. Invito l’amministrazione comunale,nin primis il sindaco e l’assessore al ramo, ad intervenire.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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