Catia Proietti a Gela, nell’aula magna dell’ istituto Quasimodo presieduto dal dirigente professor Tedesco, si è tenuto un incontro intenso e ricco di spunti di riflessione.
La scrittrice Catia Proietti, autrice del romanzo Sulla strada di Iqbal, ha affrontato il delicato tema dello sfruttamento minorile e dei diritti negati, in un parallelismo tra passato e presente.
L’evento si è aperto con un momento particolarmente toccante: gli alunni della quarta elementare del plesso Salonicco hanno eseguito un canto in lingua ebraica, un omaggio alla memoria della Shoah e un ponte simbolico tra le ingiustizie del passato e quelle attuali.Durante il suo intervento, la Proietti ha parlato di Maya, protagonista del suo romanzo, e di Iqbal Masih, il bambino pakistano ucciso per essersi ribellato allo sfruttamento lavorativo.
Due storie apparentemente lontane, ma unite dalla stessa matrice: la negazione dei diritti fondamentali. L’autrice ha spiegato di aver voluto “restituire Iqbal alla società attuale” attraverso la letteratura, per mantenerne viva la memoria e rendere la sua lotta ancora attuale.La sua narrazione non si è fermata alla denuncia dello sfruttamento, ma ha voluto sottolineare un messaggio di speranza: è possibile costruire un futuro diverso, più giusto, a patto di conoscere e proteggere i diritti.
“Il cambiamento inizia da noi”, ha ribadito, sottolineando come ogni individuo possa fare qualcosa per migliorare il mondo, per sé e per gli altri.Catia Proietti ha raccontato anche il suo legame con il quartiere San Basilio, un luogo difficile e spesso ostile, ma anche ricco di storie da raccontare. È da qui che trae ispirazione per i suoi personaggi, costruiti sulla base della realtà. Maya e Irene, le protagoniste di Sulla strada di Iqbal, portano nomi di persone reali, amiche dell’autrice.
Irene, ad esempio, è ispirata a una sua conoscente che crea a mano e cuce utilizzando materiali riciclati.L’incontro si è concluso con un’anticipazione esclusiva: il lancio del nuovo romanzo di Catia Proietti, Gayambrita Indaco, appena dato alla stampa. Un’opera che, a giudicare dalle parole dell’autrice, si preannuncia carica di significato e con la stessa intensità emotiva dei suoi lavori precedenti.
L’evento ha lasciato un segno profondo nel pubblico presente, offrendo spunti di riflessione sulla responsabilità individuale, sul valore della memoria storica e sulla necessità di continuare a raccontare storie di diritti negati e di speranza. Una giornata di grande valore culturale e sociale, che ha reso la letteratura uno strumento di consapevolezza e cambiamento.
La Segretaria Cgil Rosanna Moncada interviene sui ritardi nella realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per la sanità territoriale: la Casa di Comunità. Quello che deve rappresentare un presidio essenziale per i cittadini, un punto di riferimento per l’assistenza socio-sanitaria di prossimità, si sta trasformando nell’ennesima promessa disattesa.
“Come CGIL, esprimiamo la nostra più ferma condanna per questa situazione insostenibile; da tempo abbiamo denunciato i ritardi dell’intera rete territoriale provinciale preoccupati che non si arrivi in tempo alla scadenza fissata dal PNRR per giugno20 26. A tre anni dall’avvio del PNRR e a 15 mesi dalla scadenza, lo scenario dello stato di attuazione della Missione Salute (M6) è allarmante con troppi progetti che procedono a rilento,con ritardi nell’esecuzione dei lavori o ancora fermi alla fase di progettazione” – dice.
“Questi ritardi non sono solo cifre su un calendario; sono un danno concreto alla salute dei cittadini, specialmente i più fragili, che si vedono privati di servizi essenziali e di un supporto che le Case di Comunità sono chiamate a garantire per offrire cure più accessibili e integrate, e per rispondere in modo efficace ai bisogni di una popolazione che invecchia e che necessita di risposte complesse e tempestive” – aggiunge la segretaria Cgil.
Il sindacato chiede alle istituzioni preposte di assumersi le proprie responsabilità, di fornire risposte chiare e tempistiche certe, e di agire con la massima urgenza per sbloccare questa situazione. La comunità gelese merita rispetto e servizi sanitari all’altezza delle proprie esigenze.
Nel dare il benvenuto da parte degli editori e dello staff de Il Gazzettino di Gela e Radio Gela express al nuovo Prefetto di Caltanissetta dott.Licia Messina, pubblichiamo il suo messaggio di insediamento.Ecco il testo integrale:
In occasione del mio insediamento, desidero rivolgere un cordiale saluto alla comunità, agli Amministratori, alle Autorità civili, militari e religiose, alla Magistratura, agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e del Soccorso, alle rappresentanze politiche, alle Organizzazioni sindacali e di categoria, ai rappresentanti del mondo dell’istruzione, della formazione e della cultura, al personale sanitario, alle Associazioni di volontariato e agli Organi di informazione.
In realtà, è per me un ritorno a “casa”, avendo già prestato servizio con importanti incarichi presso la Prefettura di Caltanissetta dal 2007 al 2014.
Mi accingo dunque ad affrontare questa nuova esperienza con la dedizione di chi inizia ma anche con l’entusiasmo di chi affronta una sfida importante e la determinazione di chi vuole agire nell’interesse esclusivo della Repubblica, avendo come riferimento costante la nostra Costituzione.Le attuali circostanze, dovute alle crescenti e prolungate tensioni internazionali, generano nuove e più complesse sfide, che siamo chiamati a fronteggiare con spirito di iniziativa e di solidarietà.
Lealtà, fermezza e rispetto sono i valori che guideranno la mia azione di Prefetto, con l’intento di ascoltare e interpretare i temi più sentiti dal territorio e impegnativi da risolvere, per assicurare una sempre crescente coesione sociale.Tra i pilastri di questa coesione, oggi come non mai, risiede la necessità di coinvolgere nella vita istituzionale le giovani generazioni, affinché proseguano nella coltivazione della democrazia e dei valori costituzionali, maturando una compiuta e fruttuosa cultura della legalità. A tal proposito, intendo impegnarmi fin da subito per promuovere ogni utile strumento volto al perseguimento di questo obiettivo.
Nel dedicare un pensiero di particolare vicinanza alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco che con impagabile impegno quotidianamente svolgono un’encomiabile attività a presidio delle Istituzioni e per la sicurezza e la libertà dei cittadini, desidero rivolgere un saluto cordiale a tutti i cittadini della provincia di Caltanissetta, manifestando fin da ora il mio impegno all’ascolto, alla garanzia dei diritti civili e della coesione sociale, nonché ad assicurare ogni sforzo volto a incrementare la sicurezza e ad affermare la legalità, quali premesse imprescindibili dello sviluppo armonioso di un territorio affascinante e complesso.
Si chiuderà con la performance dello special guest Cristian Marchi, l’ultimo appuntamento della quattordicesima edizione del Disco Village, prevista sabato 9 agosto, alle 20, che coincide con i festeggiamenti per i 40 anni di Radio Gela Express. La serata, presentata da Nyco, vedrà anche le esibizioni del percussionista Andrea Insulla, i balli di gruppo e musica caraibica di Alma de Cuba di Massimo Cavallaro, il dj set di Daniele Tignino from Tipical e Giuseppe Pagano. Stage director, è Roberto Battaglia.
Organizzato da Radio Gela Express e da il Gazzettino di Gela con il patrocinio del Libero Consorzio di Caltanissetta, del Comune di Gela e dell’Ascom Confcommercio di Gela, con la partecipazione di main sponsor privati e la collaborazione di Gr Management, l’evento si terrá in piazza Suor Teresa Valsè, accanto a ”Il Kiosketto” a Macchitella.