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Che fine ha fatto il rigassificatore nel porto di Gela?

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Il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, pressa l’amministrazione regionale per evitare perdite di tempo ed accelerare il processo di autonomia energetica, diventata necessaria a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina.

Uno degli esempi lampanti – afferma il deputato – è il progetto per costruzione del rigassificatore nel porto di Gela che sarà finanziato dall’Eni. L’impianto, che prevede un investimento di circa 700 milioni di euro riceverà il gas estratto da Argo e Cassiopea, due giacimenti naturali che si trovano nel Canale di Sicilia. Mancano le autorizzazioni da parte degli enti che fanno capo alla Regione per la costruzione delle condotte nella rada di Gela, quelle che, sostanzialmente, trasferiscono il gas dai giacimenti all’impianto”.

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