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Politica

Chi imbratta, paga: inasprite le pene contro gli ecovandali

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Chi imbratta, paga. E da adesso lo farà di tasca propria. Il disegno di legge sugli ecovandali è finalmente Legge. Per gli imbrattatori seriali adesso si mette male. Con 138 voti a favore, 92 contrari e 10 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la Legge che punisce la distruzione, il danneggiamento, il deturpamento e l’imbrattamento di beni culturali e paesaggistici, introducendo apposite sanzioni amministrative e rafforzando la tutela penale di tali beni.

Adesso, con la nuova Legge sono inasprite le pene contro gli eco vandali. È stata introdotta una sanzione amministrativa da 20.000 euro a 60.000 euro per chiunque distrugga, disperda, deteriori o renda in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui. Quindi, chiunque deturpi o imbratti beni culturali o paesaggistici propri o altrui, non rispettandone il loro carattere storico o artistico, sarà soggetto ad un conto salato.

Il danneggiamento e la distruzione di beni culturali restano fattispecie previste nel Codice penale, punite con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 2.500 a euro 15.000. All’interno del pacchetto non manca il riferimento alle manifestazioni, alle quali è dedicata particolare attenzione con l’introduzione di una fattispecie, con pene raddoppiate a carico di chi deturpa o imbratta beni mobili o immobili altrui, in occasione di manifestazioni che si svolgono in luoghi pubblici.

“Ringrazio il Parlamento per il lavoro svolto, prima il Senato e oggi la Camera, per essere finalmente riusciti a raggiungere questo fondamentale traguardo. Oggi è una bella giornata per la cultura italiana e, in particolare, per il patrimonio artistico e architettonico della Nazione. Con l’approvazione definitiva a Montecitorio diventa legge il ‘ddl eco vandali’, da me fortemente voluto, che stabilisce un principio cardine: d’ora in poi, chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere.

Ora chi si renderà responsabile di atti vandalici nei confronti dell’arte e dei monumenti nazionali, patrimonio della nostra identità e dell’umanità, deve sapere che ne risponderà direttamente in prima persona dal punto di vista patrimoniale. Si tratta, infatti, di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali”, ecco come ha commentato l’approvazione della Legge il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

“Chi imbratta paga: finalmente il governo fornisce una risposta concreta alla piaga degli ecovandali”, ha commentato il Capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, quantificando in una cifra che va dai 10mila ei 60mila euro, a seconda della gravità del fatto, l’entità delle sanzioni.

“I proventi delle sanzioni verranno devoluti al ministero della Cultura per il ripristino dei beni. Non si poteva rimanere impassibili di fronte a degli emeriti eco cretini che con la scusa di difendere l’ambiente e salvaguardare l’ecologia compiono reati ai danni della cittadinanza. Il governo Meloni dimostra così una sensibilità importante verso la tutela e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, alla base dell’identità della nostra Nazione”.

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Commissione Ambiente lavora a regolamento per ispettori ambientali

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Stamattina la Commissione ambiente ha avuto un incontro con l’Arch. Nicoletti del settore Ambiente. Si è parlato sia delle attività di sensibilizzazione all’Ambiente da portare avanti, tra cui affiliarsi all’associazione Plastic Free e della proposta di Regolamento Ispettore Ambientale elaborata dalla Commissione Ambiente, necessario per controllare e sanzionare le infrazioni ambientali in termini di rifiuti dei cittadini che spesso non seguono le regole.

“Un grande problema che va affrontato è quello della gestione dei rifiuti e detriti derivanti dalle ristrutturazioni delle case che spesso vengono smaltiti in modo non idoneo, ovvero lasciate abusivamente in zone della città (come Montelungo), in questo dovranno essere principalmente i cittadini ad aiutarci. Il comune si sta adoperando per inserire a Palazzo di città, dei potabilizzatori per il risparmio delle frazioni di Plastica. E’ iniziata una pulizia straordinaria del verde grazie ai nuovi 6 giardinieri assunti da poco, ci vorrà un po’ di tempo per avere la percezione di quello che l’amministrazione sta facendo in tal senso” – dice a nome della commissione la presidente Floriana Cascio

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Consiglieri M5s soddisfatti per i 196 mila euro destinati a impianti sportivi

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Il Gruppo Consiliare M5S Gela esprime la propria soddisfazione per l’importante finanziamento da 196mila euro destinato alla ”manutenzione straordinaria degli impianti sportivi del comune di Gela”, frutto del grande impegno dell’on. Nuccio di Paola in Assemblea Regionale Siciliana.

“Questo intervento, atteso dalla comunità gelese, rappresenta un notevole passo in avanti nella modernizzazione del nostro stadio e contribuisce a dare nuova luce ad un simbolo del territorio.Aiuti di questa portata rappresentano le reali prospettive per stimolare lo sviluppo della nostra città” sostengono i consiglieri M5s

“L’impegno del MoVimento 5 Stelle, attraverso questo contributo straordinario alla città, è un segnale chiaro di attività al servizio del territorio verso il miglioramento della qualità della vita e della valorizzazione degli spazi comuni”- concludono

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Cavallo (FdI) chiede un intervento sulla perdita fognaria di via Epicarmo

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La consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Sara Silvana Cavallo, ha presentato un’ interrogazione al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco di Gela per segnalare una grave situazione di emergenza sanitaria in via Epicarmo, nel tratto compreso tra i civici 23 e 27.

Secondo quanto dichiarato dalla consigliera Cavallo, la zona è da tempo interessata da una persistente perdita fognaria che, a causa di intasamenti nella rete, provoca la fuoriuscita di liquami dai pozzetti, invadendo le abitazioni situate ai piani terra. La situazione, oltre a generare disagi quotidiani, rappresenta un serio rischio per la salute dei residenti e per la sicurezza urbana.

«Non si tratta di un problema recente – dichiara la consigliera – negli anni, a causa del continuo cedimento della pavimentazione stradale, si sono verificati avvallamenti e sprofondamenti che mettono in pericolo la circolazione e la stabilità dell’area. Caltaqua e il Settore Lavori Pubblici sono già a conoscenza della situazione, ma finora non sono stati in grado di risalire all’origine del guasto, nonostante alcuni interventi con sonde».

La situazione era già stata discussa nel corso di una riunione tenutasi nel mese di febbraio presso il Comune di Gela, alla presenza del Sindaco, del Segretario Generale, dei rappresentanti di Caltaqua, dell’Assessore ai Lavori Pubblici e del Dirigente del Settore. Tuttavia, l’intervento risolutivo promesso non è mai stato realizzato.

Per questo, Cavallo ha sollecitato un immediato sopralluogo tecnico e un intervento risolutivo urgente. «I cittadini non possono più vivere in queste condizioni. È necessario agire subito per tutelare la salute pubblica e il decoro urbano», conclude.

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