“Con la scomparsa di Occhipinti, Gela ha perso un talento”
Dal pittore Giovanni Iudice, riceviamo e pubblichiamo Con la scomparsa di Antonio Occhipinti, va via una compagine storica/culturale che ha allevato giovani artisti figurativi, come me.Lo conobbi e fr...


Dal pittore Giovanni Iudice, riceviamo e pubblichiamo
Con la scomparsa di Antonio Occhipinti, va via una compagine storica/culturale che ha allevato giovani artisti figurativi, come me.
Lo conobbi e frequentai dall’85 al 90. Da lui appresi la tecnica dell’acquerello che magistralmente ne possedeva talento raccontandoci una società locale che passava da quella agreste a quella post industriale. Per me il periodo migliore dei suoi acquerelli va dagli anni 80 ai primi dei 90, lavori che ho conosciuto direttamente sul campo, quando lo stesso maestro, mi telefonava per andare a dipingere all’aperto. Ero ancora adolescente ma curioso di comprendere la tecnica figurativa che allora, diversi giovani si ancoravano ai maestri con maggiore idea accademica. Come me, successivamente per generazione, pure Emanuele Giuffrida, oggi giovane emergente nella pittura italiana ne condivide pure le medesime circostanze. Credo tuttavia, nelle future ipotesi di musealità locale (non è certo quella inventata a pinacoteca e risulta sala conferenze), Occhipinti meriti una illustre memoria per un costituendo museo della nostra recente storia, non solo in termini di artisti locali. Anche su questo occorre evitare i soliti campanilismi, ma soprattutto bisogna dare alla comunità il meglio della nostra storia gelese.