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Cronaca

Cosmetici, accessori di telefonia, bigiotteria sequestrati dalla GdF

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Enna – Nel mese di maggio, i Reparti della Guardia di Finanza di Enna hanno sequestrato migliaia di articoli, perlopiù cosmetici, accessori di telefonia, oggetti di bigiotteria, giocattoli e prodotti da fumo, ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

La vendita di prodotti contraffatti, non conformi agli standard di sicurezza e/o riportanti segni mendaci, sono infatti fenomeni che, puntualmente, si presentano in corrispondenza dei tradizionali mercati primaverili che si tengono nei vari comuni della provincia.

Le operazioni, che rientrano nell’ambito del dispositivo di contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno interessato la Festa Patronale tenutasi nel Comune di Aidone, ove i militari della Tenenza di Piazza Armerina hanno sequestrato migliaia di prodotti da fumo (cartine e filtri) destinati alla vendita senza la prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e pertanto rischiosi per i consumatori in quanto merce non controllata e potenzialmente pericolosa.

Analogamente, durante la recente “fiera di maggio” svoltasi nel capoluogo ennese, i finanzieri del Gruppo di Enna hanno sottoposto a sequestro circa 700 prodotti, privi delle istruzioni e delle obbligatorie avvertenze di sicurezza in lingua italiana, tra cui l’indicazione dei materiali con cui sono stati fabbricati.

Nei confronti degli esercenti controllati, oltre al sequestro della merce, sono state elevate sanzioni amministrative per migliaia di euro ed inviate apposite segnalazioni alla competente Camera di Commercio per il successivo iter sanzionatorio ai sensi del “codice del consumo”.

L’attività svolta dalla Guardia di Finanza nel contrasto al commercio di prodotti contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza, mira non solo a garantire i consumatori finali dai potenziali rischi per la salute, ma anche a evitare gli effetti dannosi provocati dalla concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori onesti.

Occorre considerare, infatti, che la commercializzazione di prodotti contraffatti e/o insicuri, comporta necessariamente la commissione di altri illeciti che vanno dall’impiego di manodopera in nero, ai reati tributari, al riciclaggio, ai reati ambientali

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Cronaca

Il sindaco interviene sugli incendi, ringrazia i soccorritori e lancia un monito ai cittadini

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Anche oggi la Città di Gela ha vissuto ore difficili a causa di diversi incendi divampati in più zone del territorio comunale. Fiamme e fumo hanno interessato via Foppa, l’area di Settefarine, la zona vicina alla foce del fiume Gela, l’area di Marchitello nei pressi del Palalivatino e via Attica.

A contenere l’emergenza sono stati gli interventi rapidi ed efficaci dei Vigili del Fuoco e delle associazioni di Protezione Civile Procivis e Trinacria Emergency, operanti sotto il coordinamento della Protezione Civile del Comune di Gela.

“A loro va il mio personale ringraziamento, a nome dell’intera comunità – dichiara il Sindaco della Città di Gela –. Hanno agito con prontezza, professionalità e spirito di servizio, impedendo che le fiamme si propagassero ulteriormente e mettessero in pericolo abitazioni e cittadini.”

Ma dal primo cittadino arriva anche un monito deciso rivolto ai proprietari di terreni incolti e non ancora bonificati:

“Pulire immediatamente. È un obbligo, non una scelta. L’ordinanza comunale parla chiaro e le conseguenze dell’inadempienza potrebbero essere pesanti. Non tollereremo più alcun ritardo o negligenza. Le aree lasciate in stato di abbandono rappresentano un pericolo costante e inaccettabile.”

Il Sindaco ricorda che le sanzioni saranno applicate con rigore, e che la sicurezza e la tutela del territorio sono priorità assolute.

“Gli incendi di ieri e di oggi devono farci riflettere e agire. Ognuno faccia la propria parte: la città non può più essere ostaggio dell’incuria. Le istituzioni ci sono, ma serve responsabilità collettiva.”

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Cronaca

Donna si dà fuoco in campagna

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Niscemi  – Una donna di 56 anni, stamane, si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco all’interno della sua auto, parcheggiata nelle campagne di contrada San Bartolo, tra Niscemi (Caltanissetta) e Caltagirone (Catania).

Subito è scattato l’allarme. La donna è stata soccorsa e poi trasferita d’urgenza con un elicottero del 118 all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove ha sede il reparto Grandi ustioni.

Le condizioni sono abbastanza gravi.

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Cronaca

Altri incendi oggi, su quello del capannone indagini della Procura

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Anche oggi altri incendi.Si sono verificati in via Butera e in via Ionio di fronte il museo archeologico. Sono intervenuti vigili del fuoco e squadre di volontari della ProCivis e di Trinacria Emergency.

Ci sono volute 10 ore per domare il rogo che ha distrutto un capannone usato come deposito nella quarta strada della zona industriale.Si sono evitate spiacevoli conseguenze ad attività limitrofe. La Procura di Gela ha aperto un’indagine mentre si sta monitorando la qualità dell’aria.

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