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Cresce la raccolta differenziata ed ora abbandonare i rifiuti è reato

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Due svolte che cambieranno in positivo il controllo e la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Una è addirittura epocale: abbandonare rifiuti è un reato penale, di cui si risponde personalmente.
Da un lato l’amministrazione comunale conferma il dato in netta crescita della raccolta differenziata, che sale al 63,091 per cento.

“Sono quasi dieci punti percentuale in più rispetto al mese di settembre – dice il Sindaco – significa che il nuovo servizio funziona, come eravamo certi, ed i cittadini stanno differenziando nel modo più corretto possibile. Ci aspettiamo una crescita costante, così come ci chiede la Regione e così come auspichiamo. E per quelli che si ostinano a non differenziare o peggio, abbandonare i rifiuti per strada, si prevedono tempi bui”.
Il Comune infatti ha già predisposto un servizio di controllo e monitoraggio del territorio con un nucleo di polizia ambientale coordinato dal Comando di Polizia Municipale, in sinergia con la Procura ed il settore Ambiente. La nuova norma prevede infatti che “chiunque abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio”, trasformando in tal modo la violazione da illecito amministrativo a illecito penale.
“I trasgressori rischiano grosso – dice il Sindaco – la nuova legge nazionale punisce penalmente chi sbaglia. Spero che quei cittadini che continuano a sporcare la città comprendano che non si scherza più. Se prima potevano cavarsela con una semplice ammenda, adesso rischiano una sanzione salata ed una denuncia penale. Vale la pena rischiare? Su questo punto l’Amministrazione non transige: il numero di telecamere nei punti nevralgici in cui registriamo abbandono dei rifiuti saranno aumentate. Spero che questo inasprimento legislativo funga da deterrente e convinca quei pochi a non sporcare la città. Il decoro parte soprattutto da noi cittadini”.

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