Decimo anniversario del museo del cinema, il “Menichelli” ancora senza casa

Il 18 gennaio del 2015 presso Palazzo Pignatelli venne inaugurato il Museo del Cinema “Pina Menichelli”, che ad oggi è una delle 2 o 3 realtà museali presenti in Sicilia dedicata all'arte cinematograf...

A cura di Redazione
02 febbraio 2025 08:52
Decimo anniversario del museo del cinema, il “Menichelli” ancora senza casa -
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Il 18 gennaio del 2015 presso Palazzo Pignatelli venne inaugurato il Museo del Cinema “Pina Menichelli”, che ad oggi è una delle 2 o 3 realtà museali presenti in Sicilia dedicata all'arte cinematografica. Il nastro venne tagliato da padre Rocco Quattrocchi e dall'allora sindaco Angelo Fasulo. Intervennero personalità come il professore Nino Genovese, storico del cinema, giornalista e docente universitario, e la brava attrice Anna Passanisi fece da madrina. Ci fu pure un collegamento telefonico con Pupi Avati, che del Museo è il Presidente onorario.

Quest'anno ricorrono quindi i 10 anni di vita del museo. Vita nascosta e clandestina, se si pensa che dopo mille vicissitudini il “Menichelli” non ha ancora una sede stabile. Allora mentre i nostri politici fanno continue “masturbazioni mentali e intellettualistiche” sulla cultura, l'arte, il turismo, nessuno in tutto questo lasso di tempo ha saputo assicurare una sede anche temporanea al museo. Certo, qualcuno potrebbe dire che nella nostra città ci sono altre priorità, e soprattutto che non ci sono fondi. Sarà, ma intanto abbiamo visto come associazioni e consorzi vari abbiano potuto svolgere nel periodo festivo degli eventi...certo non gratuitamente, e come non manchino idee e progetti “culturali” per l'anno in corso che comunque verranno gestiti sempre dai... soliti noti. D'altronde, il modo sorprendente che ha visto la morte (prima ancora di nascere) del costituendo comitato scientifico e tecnico per le attività culturali lo scorso autunno, e quindi la “rimodulazione” dello stesso secondo criteri non a tutti comprensibili, ci dice come sia complicato se non impossibile in questa città dare voce a chi è fuori dal sistema. Il Museo organizzerà la prossima primavera un importante evento per ricordare questi 10 anni di vita, con il prestigioso patrocinio dell'Associazione Italiana per le Ricerche del Cinema e alla presenza della direttrice, la giornalista fiorentina Silvia Guidi, responsabile delle pagine della cultura dell'Osservatore Romano

Sinceramente non comprendo come mai in 10 anni nessun sindaco, nessun assessore, nessun consigliere comunale abbia mai portato in aula consiliare una discussione intorno al Museo del Cinema di Gela? E posso credere che, per quanto distratti, i nostri politici non sappiano dell'esistenza del “Menichelli” e di ciò che esso rappresenta dal punto di vista culturale ma anche di ciò che potrebbe rappresentare in una strategia turistica dove accanto alle altre preziosità che offre la città, andrebbe pure a vantare un museo dedicato all'arte cinematografica? Fatta questa premessa ricordo – per la storia – che il Museo del Cinema venne inaugurato il 18 gennaio del 2015 a Palazzo Pignatelli, quando di quel glorioso convitto si voleva fare il Palazzo della Cultura. Encomiabile il tentativo. Disastroso l'esito. Da allora, eccetto una breve parentesi che vide il Museo “ospitato” dal Liceo classico “Eschilo”, cimeli, documenti e archivi del “Menichelli” sono appoggiati alla meno peggio presso la sede dell'omonima Associazione, in uno stato di continuo deterioramento. Esiste pure, è vero, un importante progetto per dare al museo una prestigiosa e definitiva sede, ma la cosa non è dietro l'angolo e comunque per scaramanzia è meglio per ora non dire altro. Intanto è stata inaugurato al Teatro “Luigi Pirandello” di Agrigento l'Anno che vedrà la città di Empedocle essere capitale italiana della cultura. Un'occasione importante per la Sicilia e per la nazione intera come ha detto lo stesso presidente della Repubblica Mattarella. Così, viene da chiedermi, chissà se Agrigento “che un museo del cinema non lo ha” avrebbe riservato un maggiore interesse al Menichelli. Ma la domanda sarebbe pertinente anche per qualsiasi altro comune.

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