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Di Stefano chiede che il sindaco porti in aula il caso dell’Ato Cl2

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“Ato cl2 sì , Ato cl2 no. La vicenda pare si sia ridotta ad una lotta tra guelfi e ghibellini che tiene fuori  però la Città ed il Consiglio Comunale circa i vantaggi e gli svantaggi in merito alla decisione finale da assumere . La diatriba non può ridursi a mero scambio di dichiarazioni a mezzo stampa tra sindaci.Se c’è una cosa da fare invece , nell’ottica della chiarezza di visione ,è informare la Città proprio in seno al Consiglio Comunale , di quali siano i benefici che si trarrebbero se la gestione passasse in capo alla Srr o di contro, quali siano gli svantaggi qualora ce ne fossero .  Il tutto, con documenti alla mano”: lo chiede l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano per conto del gruppo di Una buona idea.

“Se da questa analisi emergerà che la Città avrebbe solo vantaggi , qualora l’assemblea dell’Ato deliberasse sulla cessione alla srr , allora che questa deliberazione avvenga senza più indugi ed inutili polemiche. Coinvolgere la Città, per mezzo del Consiglio Comunale che al momento , a quanto vedo, viene volutamente estromesso , sarebbe saggio e doveroso” – aggiunge. A sostegno della sua tesi Di Stefano sottolinea che in fondo l’assise civica è chiamata a votare i bilanci consolidati o i bilanci delle partecipate e per lo stesso principio non può essere estromessa dal tema come se l’argomento fosse un argomento di nicchia volutamente circoscritto alle sole dichiarazioni tra Sindaci”

“Qualcuno, allora , in questo caso il Sindaco dica dei pro e dei  contro e metta la città nelle condizioni di comprendere quale sia la decisione più saggia , anche in ragione del fatto che il tema è intimamente connesso alla spesa pubblica .  Sia “chiarezza” la parola d’ordine, è l’unica via percorribile o il cittadino sarà autorizzato a pensare che la polemica che tiene banco da giorni , è costruita solo per mantenere in piedi un posto di potere .Il tutto , mentre si chiede di inibire l’uso dei social al responsabile della SRR .Speravamo che dopo la votazione del Pef , peraltro da noi sostenuta proprio per consentire alla Città un servizio di raccolta efficiente ed efficace che in ogni caso siamo responsabilmente contenti di aver caldeggiato e votato, si potesse giungere ad un’armonia ma noto che siamo ben lontani dal raggiungerla. Noto , con mio grande rammarico , che invece di pregiarci del servizio, organizzare campagne di sensibilizzazione nelle scuole e con le associazioni del terzo settore per potenziare il senso civico ed invitare a raggiungere risultati ancora più importanti facendo sentire tutti protagonisti di questo cambiamento in atto , tutto poi si riduca ad una polemica che, di fatto, oscura il cambiamento che è in atto e che perdipiù , viene gestita come fosse un argomento privato e non della Città.Di questo, oggi, dovremmo parlare”- conclude.

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