E’ mancato il Prof. Giuseppe Messina

Capodanno amaro per il mondo della cultura e della scuola di Butera e Gela. Poche ore fa è improvvisamente mancato il professor Giuseppe Messina.Docente amato dai suoi studenti, come non sempre avvien...

A cura di Redazione Redazione
01 gennaio 2025 23:59
E’ mancato il Prof. Giuseppe Messina -
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Capodanno amaro per il mondo della cultura e della scuola di Butera e Gela. Poche ore fa è improvvisamente mancato il professor Giuseppe Messina.
Docente amato dai suoi studenti, come non sempre avviene nel mondo della scuola, avvocato quasi per scommessa e poi scommessa vinta e poeta seguito e apprezzato.

Aveva conseguito la seconda laurea, iscrivendosi all'Università contemporaneamente al figlio.

Ha rappresentato la storia e la vita sociale e culturale di Butera , decantandone luoghi, costumi, tradizioni, persone e personaggi nella sua lingua identitaria, dopo uno studio certosino e con dovizia di particolari.

Insegnante, Avvocato, scrittore, un uomo di sinistra sempre coerente ai suoi valori e principi politici ed etici.

Aveva 77 anni.

I suoi studenti che lo ricordano, lo descrivono come un vulcano di idee politiche e culturali e un intellettuale raffinato ed impegnato, in grado di coinvolgere con le sue iniziative e. sempre in movimento come l'onda descritta in uno dei suoi ultimi lavori.

COME UN'ONDA….

Quando l'onda approda a riva
Estenuata, d'ogni forza priva,
E ritorna sul suo previo percorso
Per rivivere e ritrovare il suo verso

A me che siedo sotto l'ombrellone
Pare di assistere da un balcone
Al farsi e disfarsi che la vita propone
Quando si propone in ogni agnone.

Poi in giro per un percorso viario
Vado su e giù studiando un diario
E scopro d'esser una goccia d'onda
Che ripete il percorso della ronda.

Tutto scorre e ripete il suo moto
Come la vita riscoprendo il suo fato,
Crogiolandosi nel suo ambiente,
Guardando il cielo, come affluente….

U BARCUNI ESTIVUU

Barcuni da ma casa vutrisi

Pigghia i venta di tutt'i misi,

Marini, forti, visciusi, brizzusi

Sempri de' capiddi capricciusi

E a mia ca mi ci piaci passiari

Pi pigghiari ticchia d'aria p'o ma cori,

Macari i na sdraiu puoi ripusannu,

L'aria la testa mi va cunsumannu.

Ma stu barcuni assai mi ppitisci

Pi lu panurama ch'on si finisci

Ca llinghi l'uocchi di mari e biddizzi

E orna la vita anchi de' pazzi.

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