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Cronaca

Economia: Associazioni, la Regione aumenti le risorse per garantire il contributo a tutte le imprese

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Palermo – “Non si possono lasciare fuori quasi 2.800 imprese siciliane da un sostegno economico essenziale in un momento così difficile. La Regione Siciliana aumenti la dotazione finanziaria del bando sui contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al primo gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese, per consentire a tutte le aziende ammesse di ricevere il contributo sugli interessi pagati nel 2023 e nel primo semestre del 2024”.

È l’appello lanciato dalle quattro sigle dell’artigianato Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai, che chiedono un intervento urgente per colmare la carenza di fondi.
Il bando regionale dell’Irfis, finalizzato ad aiutare le piccole imprese a fronteggiare il peso degli elevati tassi di interesse registrati nel periodo di riferimento, ha visto l’ammissibilità di 4.851 istanze. Tuttavia, a causa dell’insufficienza delle risorse disponibili, ben 2.797 aziende, pur avendo i requisiti, sono rimaste escluse dal beneficio. Il contributo, fino a un massimo di 15.000 euro, rappresenta un sostegno concreto per le realtà imprenditoriali che hanno continuato a investire nonostante le difficoltà del contesto economico.


“Chiediamo alla Regione – dichiarano i vertici di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai – di incrementare la dotazione finanziaria o, in alternativa, di ridurre proporzionalmente l’aliquota per garantire che tutte le imprese possano beneficiare del contributo. Non possiamo permettere che migliaia di aziende, che hanno già dovuto affrontare il caro-finanziamenti, restino senza il supporto che meritano. Questo intervento è fondamentale per la tenuta e la crescita del tessuto economico siciliano”.


Le associazioni di categoria si faranno portavoce delle esigenze delle imprese e solleciterà la Regione affinché si trovi una soluzione equa e inclusiva per tutte le aziende che hanno presentato domanda.

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Cronaca

Il Questore sospende la licenza di un bar frequentato da pregiudicati

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Niscemi – Il bar era frequentato da pregiudicati: il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ordina la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps. 

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso di diversi controlli amministrativi eseguiti dal Commissariato di Polizia nell’arco di quattro mesi. Il Questore ha ordinato la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per tre giorni, nei confronti del titolare di un bar di Niscemi.

All’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno, infatti, identificato numerosi pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona e per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il segretario del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuoco continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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