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Fari puntati su Gela dalla Commissione Nazionale antimafia

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La questione della Giustizia e della criminalità è stata presentata dal Pd alla Commissione nazionale antimafia.

La due giorni di audizione della Commissione antimafia presso la Prefettura di Caltanissetta sono il segno tangibile di una forte ed importantissima vicinanza delle istituzioni parlamentari nazionali al nostro territorio e, in special modo, a quelle istituzioni come Prefettura, Forze dell’Ordine, Magistratura che quotidianamente difendono la provincia nissena divenendo scudo per una non ancora debellata criminalità organizzata, le cui infiltrazioni ramificate sono ancora oggi pericolosamente presenti nei diversi settori dell’economia e della burocrazia.

“A nome del Partito Democratico provinciale che rappresentiamo – dicono Annalisa Petitto Presidente Provinciale del PD di Caltanissetta e Peppe Di Cristina, Segretario Provinciale del PD di Caltanissetta – esprimiamo riconoscenza alla Commissione Nazionale Antimafia che ha preso a cuore le esigenze e le peculiarità del nostro territorio approfondendo questioni e tematiche di grandissimo rilievo giudiziario, sociale ed economico”.

Tra le diverse questioni affrontate dalla Commissione, quella del potenziamento degli uffici giudiziari del Tribunale di Gela e del Distretto di Corte d’Appello tutto, del potenziamento del comparto amministrativo ma anche e soprattutto giudiziario, e dell’importanza strategica della Corte d’Appello quale emblema imprescindibile della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata, sono certamente quelli su cui ci siamo battuti e spesi convintamente già da anni e sui quali non lesineremo in futuro ulteriore impegno e determinazione.

Le dichiarazioni dell’on. Carmelo Miceli, che aveva già depositato interrogazione al Ministro della Giustizia Cartabia sulla nomina del presidente del Tribunale di Gela, e che a nome del Partito Democratico ha lanciato un appello a tutte le forze politiche affinchè sia definitivamente debellato il rischio di chiusura che da qualche anno aleggia sul nostro distretto di Corte d’Appello, proponendo anzi il suo potenziamento con risorse umane e materiali, ci conferma che l’attenzione al nostro territorio è massima come è giusto che sia.

“Dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente Morra è evidente come i diversi soggetti auditi – continuano Petitto e Di Cristina – abbiano consegnato un quadro assai preoccupante rispetto ad una presenza criminale ancora viva e vegeta in tutta la provincia che, se da un lato ci impone di non abbassare la guardia dall’altro ci assegna la responsabilità di mobilitare le coscienze e la società civile ad alzare la testa ed a combattere, ciascuno nel proprio quotidiano, ogni sorta di sopruso, prevaricazioni, omertà e reticenze affidandosi alle Forze dell’Ordine e ad una magistratura competente come quella nissena che ha dimostrato, nelle aule di giustizia, di aver saputo combattere contro sistemi ed apparati criminali di diversa portata e natura.

Plauso e piena condivisione al ruolo fondamentale che la Commissione ha tributato alla stampa ed all’informazione che, solo se libera e autonoma da ogni qualsivoglia condizionamento di apparati di potere criminale, può divenire baluardo di trasparenza e lotta al crimine organizzato ed attore di primo piano nel percorso di risveglio e rinvigorimento della coscienza sociale, indispensabile ed imprescindibile per contribuire a scardinare le mafie dal contesto nisseno”.

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