Attualità

Flash mob per rivendicare il lavoro

Pubblicato

il

Un grido unanime. “Riprendiamo a lavorare, riprendiamo a vivere”. Questo grido si è levato alto dalla Piazza Umberto I dove c’erano i commercianti disperati e combattivi. Gli altri sono rimasti a casa, delusi, senza speranza e anche un pò gelesi nell’accezione del termine che indica l’individualismo. Composti, determinati e presenti i commercianti che hanno partecipato alla manifestazione di oggi. Nessuna reazione discutibile, sono un obiettivo: riaprire i negozi, con o senza zona rossa. Perchè le attività più disparate sono aperte e il problema è ricaduto solo sui commercianti in abbigliamento, accessori, calzature, parrucchieri ed estetisti. Solo da loro c’è pericolo di virus. Poi però i negozi cinesi sono regolarmente aperti. Una discriminazione che tocca solo alcune categorie. E ora dicono BASTA. In quella piazza disperata non c’era la politica, quella che sta nel palazzo grazie al voto del popolo e oggi ha paura della piazza e resta arroccata.

Poi nel pomeriggio riceverà una delegazione delle associazioni datoriali nella Casa comune che ritiene la sua ma che è la casa di tutti. I commercianti sono intenzionati ad aprire il 12 maggio e presentare un documento al Governo, ritenuto anch’esso incapace di fronteggiare un problema divenuto di morte non da virus ma da fame di lavoro.

https://www.ilgazzettinodigela.it/wp-content/uploads/2021/05/VID-20210508-WA0047.mp4
https://www.ilgazzettinodigela.it/wp-content/uploads/2021/05/VID-20210508-WA0046.mp4
https://www.ilgazzettinodigela.it/wp-content/uploads/2021/05/VID-20210508-WA0045.mp4

“Il mio pensiero stamattina va a coloro i quali una attività non ce l’hanno più – ha detto Rocco D’Arma della Confcommercio – A coloro i quali non hanno trovato la forza di essere presenti e di lottare per il proprio lavoro e la propria dignità. 

Ai presenti invece dico che dobbiamo continuare a difendere la nostra dignità di lavoratori e le nostre attività commerciali. Lo dobbiamo fare per noi, per le nostre famiglie per i nostri collaboratori, dico collaboratori e non dipendenti, perché i nostri dipendenti sono i nostri migliori collaboratori… Lo dobbiamo fare anche per i nostri colleghi che al momento hanno bisogno del nostro supporto morale. Lo dobbiamo anche a quei colleghi che al momento non hanno trovato gli stimoli per poter continuare con le proprie attività”. 

clicca per commentare

Più letti

Exit mobile version