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Fuori Girgenti acque dall’ agrigentino

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Quello che a Gela e a Caltanissetta è una chimera nonostante i cavalli di battaglia presentati nelle campagne elettorali, ad Agrigento lunedì sarà realtà .

Dal primo novembre Girgenti Acque cesserà la propria travagliata esistenza e sarà acquistata da parte di Aica. 

Si conclude così una settimana “da cardiopalma” sul fronte del servizio idrico integrato, dopo che si temeva che l’avvicinarsi al termine del 31 ottobre (ultimo giorno di affitto del ramo d’azienda concesso dal Tribunale fallimentare) decretasse a tutti gli effetti “l’armageddon” del servizio idrico integrato.

Il panico si era diffuso quando l’associazione Konsumer aveva diffuso i dettagli del carteggio intercorso tra il presidente del Cda Geraldino Castaldi e la Curatela fallimentare, nel quale si chiariva che la consortle non poteva “garantire la prosecuzione del servizio pubblico in assenza di prospettive certe alla conclusione del contratto di affitto del ramo d’azienda di Girgenti Acque e Hydortecne”. A monte dello stop per l’ipotesi di transazione, una questione di costi: la Curatela fallimentare chiedeva circa 2 milioni a fronte dei 500mila euro che invece erano proposti dall’Aica.

A sbloccare la situazione, ieri, pare sia stata la Prefettura: la quadra si è raggiunta infatti al termine di un tavolo tecnico tra tutti i soggetti coinvolti, al temine del quale si sarebbe messo in campo un accordo per un costo di 680mila euro, dei quali il 25% dovrà essere versato subito e il resto in rate che non è chiaro per quanti anni graveranno sul “groppone” già pesante di Aica.

Tutto verrà comunque formalizzato lunedì, quando sarà l’assemblea dei sindaci a ratificare l’ipotesi di accordo, sempre che non si registrino (prevedibili) spaccature. Da agrigentonot

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