Gela e la "resurrezione" culturale che non può più aspettare

L’abbiamo detto tante volte, in tutti i modi. Questo 2022 potrebbe davvero essere l’anno della svolta per Gela. O forse quello dell’ultimo treno: dipende dai punti di vista. Dal punto di vista cultura...

17 aprile 2022 12:59
Gela e la "resurrezione" culturale che non può più aspettare -
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L’abbiamo detto tante volte, in tutti i modi. Questo 2022 potrebbe davvero essere l’anno della svolta per Gela. O forse quello dell’ultimo treno: dipende dai punti di vista. Dal punto di vista culturale e, soprattutto, dal punto di vista delle attività economiche e dello sviluppo legato alle attività culturali e turistiche, la bella stagione che sta per arrivare potrebbe far cambiare passo ad una città che, fino ad oggi, ha sempre arrancato. Sul banco degli imputati la mancanza atavica di una progettualità in tema di politiche culturali e di sviluppo legato alle risorse del territorio.

Le amministrazioni che si sono succedute negli anni a Palazzo di città non hanno mai mostrato vera sensibilità né capacità di far fruttare l’immenso patrimonio archeologico e naturalistico. Forse per scarsa sensibilità, forse per disinteresse. Oggi ci sono dei segnali - che vengono da iniziative esterne - che la città deve mostrarsi in grado di accogliere e rilanciare: la mostra sul mito di Ulisse a Bosco littorio, dove si trova il costruendo museo della nave greca, il museo all’aperto di Open fiber sulla necropoli di via Di Bartolo, il flusso della Costa del mito.

E anche i lavori di ristrutturazione del museo archeologico e la riconquista della centralità delle Mura timoleontee, come luogo di eventi importanti, hanno il loro peso in questa prospettiva che si sta delineando. In più si pensa ad eventi in grande stile in vista del 2023, quando si celebrerà l’ottantesimo anniversario dallo sbarco angloamericano nell’operazione Husky.

Ma ora l’opportunità va colta, non solo con l’autoreferenzialità da social ma con i fatti. Programmando servizi, pulizie, trasporti, rendendo la città se non splendente almeno decente. Quanto vediamo ad oggi in giro non conforta, Gela continua a convivere con i soliti annosi problemi. Serve uno scatto deciso per svoltare, dall’amministrazione alla cittadinanza tutta. Altrimenti non saranno soltanto occasioni perse, come tante altre purtroppo ce ne sono già state. C'è da cogliere una delle poche occasioni che ancora ci restano per risalire la china, riappropriandoci della bellezza della nostra storia e rilanciando un’economia da troppo tempo agonizzante.  

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