Gela. I lavori di dragaggio del porto sono come il miraggio nel deserto. Ormai nessuno più crede agli annunci del politico di turno che fissa una data e poi non viene rispettata.
Il comitato porto del Golfo di Gela guidato da Massimo Livoti ancora una volta scende in campo a sollecitare quei lavori.
In primo luogo una nota è stata alla Presidenza della Regione Siciliana, al Dipartimento Infrastrutture Regionale , al Dipartimento Protezione civile Regionale per richiedere lo stato dell’iter procedurale per i lavori di riqualificazione del porto rifugio di Gela (Dragaggio e allungamento del braccio di ponente) in quanto ad oggi risultano forti ritardi per l’avvio dei lavori necessari a rendere la struttura portuale funzionale ed efficiente.
Ma dei forti ritardi accumulati è stato informato anche il Prefetto Cosima Di Stani chiedendole anche di programmare un incontro con tutti gli enti di competenza degli uffici regionali e ministeriali per effettuate la verifica dello stato dell’iter procedurale.
“Il Comitato porto del Golfodi Gela non mollerà la presa fino a quando non vedrà un porto funzionale nella propria città”-scrive in una nota il presidente Massimo Livoti.