Gela tra mito e letteratura alla biblioteca comunale

Grande partecipazione alla presentazione del libro di Raimondo Moncada su Pietro Germi

A cura di Redazione Redazione
11 ottobre 2025 16:33
Gela tra mito e letteratura  alla biblioteca comunale  -
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Grande partecipazione di pubblico, venerdì 10 ottobre 2025, alla Biblioteca “Euclide” di Gela per la presentazione del libro “Pietro Germi. Gli anni felici in Sicilia” di Raimondo Moncada, evento inserito nel ciclo “Gela, tra mito e letteratura”, promosso dal Comune di Gela – Assessorato alla Cultura, dal Rotary Club Gela e dal Centro culturale “Salvatore Zuppardo”.

L’incontro, introdotto dal prefetto Silvio Scichilone, è stato aperto dai saluti del presidente del Rotary Club, Francesco Giudice, che ha sottolineato come Germi seppe “cogliere l’anima più autentica, contraddittoria e luminosa della Sicilia”. “I suoi personaggi – ha aggiunto Giudice – non erano stereotipi, ma esseri umani in lotta per la propria dignità: i suoi film sono un atto d’amore per i siciliani”.

È seguito l’intervento di Andrea Cassisi, che ha approfondito il valore culturale e sociale dell’opera di Germi, soffermandosi sull’attualità dei suoi messaggi e sulla capacità del regista di raccontare con ironia le contraddizioni della società siciliana. Cassisi ha evidenziato come Germi, attraverso la forza del linguaggio cinematografico, sia riuscito a denunciare ipocrisie e ingiustizie, restando fedele a una visione morale e civile del cinema.

A seguire, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale l’assessore alla Cultura Peppe Di Cristina,  che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per l’opera dell’autore, capace di restituire il ritratto umano e intellettuale di uno dei grandi maestri del cinema italiano. Presente anche l’assessore Romina Morselli

Il dialogo con l’autore, condotto da Antonella Aquino del Liceo “Eschilo”, è stato profondo e articolato, toccando diversi aspetti del rapporto tra Pietro Germi e la Sicilia. Moncada ha raccontato numerosi episodi inediti sulla vita e sulle esperienze del regista durante gli anni trascorsi nell’isola, offrendo un ritratto intimo e sorprendente.

Nel corso dell’incontro si è parlato dei cinque film girati in Sicilia, del forte legame umano e culturale che unì Germi alla terra siciliana e del suo rapporto con Federico Fellini, fatto di stima reciproca e visioni differenti del cinema. È emersa la figura di Germi come pensatore libero, capace di guardare alla realtà con lucidità e coraggio: la sua idea di mafia – “che per vincerla talvolta bisogna fare qualche compromesso” – lo rese oggetto di polemiche e persino di critiche da parte di Leonardo Sciascia e di parte della critica.

Eppure, Germi non smise mai di valorizzare la Sicilia, raccontandola con sguardo realistico e affettuoso, attraverso denunce coraggiose per cambiare il sistema, spesso travestite da satira. Le sue pellicole affrontarono temi civili come il delitto d’onore e il matrimonio riparatore, anticipando riflessioni e battaglie culturali ancora attuali.

Il pubblico ha seguito con grande interesse anche il racconto dell’autore su cosa resta oggi di Germi a Sciacca, città simbolo del suo legame con l’isola, dove ancora vive il ricordo di quegli “anni felici” che diedero ispirazione a un cinema profondamente umano, ironico e morale.

L’incontro si è concluso tra applausi e curiosità dal pubblico, segno del rinnovato interesse per un autore che, con i suoi film, ha saputo raccontare come pochi la complessità e la bellezza della Sicilia.

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