In occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende rendere omaggio a un gesto che va ben oltre la generosità individuale: donare sangue significa tutelare un diritto umano fondamentale – il diritto alla vita e alla salute – per sé e per l’altro, ovunque egli si trovi. In un mondo attraversato da crisi sanitarie, conflitti, emergenze umanitarie e crescenti disuguaglianze nell’accesso ai servizi medici, la donazione volontaria, anonima e gratuita si configura come un atto di giustizia sociale.


Il sangue non si compra e non si fabbrica: si riceve in dono. E ogni dono è un vincolo etico tra esseri umani, un ponte tra diversità, un messaggio silenzioso che parla di pace.Il CNDDU, da anni impegnato nella promozione dei diritti umani nel mondo scolastico e accademico, sottolinea l’importanza di educare alla cultura del dono sin dai banchi di scuola. Il sangue non è solo una risorsa sanitaria, ma un simbolo potente di appartenenza a una comunità umana interdipendente, dove il benessere dell’uno si intreccia a quello dell’altro.La giornata del 14 giugno, istituita dall’OMS nel 2004 in onore del medico austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni, assume quest’anno una valenza ancora più profonda: in un tempo in cui la fiducia sociale vacilla e le reti solidali si sfaldano, donare sangue diventa un atto di resistenza morale, una forma moderna di cittadinanza attiva.Il CNDDU invita dirigenti scolastici, docenti e studenti a inserire nei percorsi didattici momenti di riflessione, confronto e sensibilizzazione sul significato civile e umano del dono del sangue.
La collaborazione con associazioni come AVIS, Fratres e Croce Rossa Italiana è fondamentale per creare spazi educativi in cui i giovani possano maturare una consapevolezza responsabile e partecipata.Il sangue che viene donato in Italia può salvare vite anche oltre i confini nazionali, come dimostrano le iniziative di cooperazione sanitaria in Libano, Ucraina e in molti altri scenari internazionali. L’Italia, grazie all’impegno delle sue organizzazioni di volontariato e istituzioni sanitarie, rappresenta un modello riconosciuto di autosufficienza, sicurezza e altruismo organizzato.In questa giornata, il CNDDU si rivolge in particolare ai giovani: il vostro sangue è speranza, è vita per chi attende una trasfusione, una cura, una possibilità. In un tempo che vi chiama spesso all’indifferenza, scegliere di donare è scegliere di esserci.
Donare sangue è un atto semplice, ma carico di significato: un gesto silenzioso che parla la lingua universale dei diritti dell’uomo.