Botta e risposta tra la consigliera d’opposizione Paola Giudice e l’assessore al patrimonio Ivan Liardi.
La contesa è iniziata con una nota della Giudice sui locali per uno sportello in città che l’ ente cassa edile intende aprire e che jl Comune ancora non assegna.
Liardi ha replicato stigmatizzato le polemiche inutili della Consigliera perchè sarebbe bastato chiedere notizie al settore patrimonio per sapere che i locali assegnati si trovano in via Feace.
La consigliera non ci sta e controbatte:
“L’amministrazione comunale di Gela pensa di avere sempre la verità a portata di mano su tutto e tutti ma la permalosità spesso acceca -dice – e accade che un sollecito al fine di dare una risposta sia trasformato in accusa, polemica, suggerimento su ciò che un consigliere comunale dovrebbe fare e magari prima di scrivere chiedere anche il permessso.
Siamo oltre il ridicolo nella concezione delle Istituzioni.
Gli amministratori della Cassa Edile hanno deliberato la volontà di aprire gli uffici a Gela il 4 aprile, hanno subito inoltrato formale richiesta e da allora l’amministrazione comunale di Gela non ha dato nessuna risposta né al Presidente né al direttore dell’Ente, solo silenzio.
Apprendere dall’assessore Liardi l’individuazione degli uffici è una notizia nata a seguito del mio sollecito, ne approfitto per consigliare all’assessore di rispondere alle pec dell’Ente, di solito si è più veloci rispetto all’invenzione di una polemica che non esiste e non esisterà mai se ciò che è giusto fare, oltre che tanto normale, viene comunicato istituzionalmente.
L’amministrazione giusta ha perso l’ennesima occasione per avere uno stile Istituzionale adeguato a ruoli e funzioni ma questo non mi sorprende, purtroppo”
“Se impiegassero lo stesso tempo a cercare di amministrare degnamente – conclude- ne gioverebbe la città, abbiano l’umiltà di accettare dei solleciti da parte di chi è stato democraticamente eletto, come i consiglieri comunali, anziché ergersi a paladini di fantomatiche buone amministrazioni perché il fallimento è sotto gli occhi di tutti”.