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I 50 anni dell’associazione ‘Marinai d’Italia’

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Gela città di mare dalla notte dei tempi. Lo testimoniano le imbarcazioni del v secolo a. C. ritrovate nei fondali del mare; i miracoli del Crocifisso testimoniati da dipinti e da odi della tradizione popolare. Il mare per secolo è stato fonte di guadagni e veicolo di civiltà. Oggi per la Gela senza porto è solo un elemento bellissimo della natura. Cinquant’anni di attività dell’Associazione Marinai d’Italia gruppo di Gela , nata al tempo in cui era la marineria era fiorente, con un porto funzionale e lo sviluppo dell’economia in ascesa. Oggi tutto sembra un ricordo ma i Marinai d’Italia sono rimasti legati alla loro associazione ed hanno festeggiato con una manifestazione molto partecipata fatta di una celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana  alla presenza dei rappresentanti delle forze armate e dell’ordine, dei gruppi Anmi della Sicilia.  Alla manifestazione ha partecipato l’amministrazione comunale ed i rappresentanti del Consiglio comunale, il consigliere nazionale dell’associazione ammiraglio Giuseppe Zaccaria; il delegato della Sicilia Occidentale ammiraglio Giacomo Legrottaglie; il delegato della Sicilia Orientale ammiraglio Vincenzo Tedone; il comandante della capitaneria di porto capitano di fregata Giuseppe Donato. Al termine della messa si è incolonnato un corteo alla volta del monumento ai Caduti del Mare per deporre la corona di alloro: sono stati ricordati i soci deceduti

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