La solidarietà parte dai più piccoli e i cuccioli lions sanno come fare!
Con entusiasmo e spirito di servizio, i cuccioli del Cub Club Gela ATC hanno realizzato una preziosa iniziativa all’interno delle scuole della città: la raccolta degli occhiali usati.
Un gesto semplice, ma di grande valore umano e ambientale, che ha coinvolto attivamente studenti, famiglie e insegnanti. L’iniziativa, promossa in collaborazione con i Lions, ha permesso di raccogliere centinaia di occhiali e lenti, che verranno ora avviati al processo di ricondizionamento e destinati a persone in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo.
Gli occhiali saranno infatti puliti, riparati e classificati nei Centri Lions per il Riciclaggio di Occhiali da Vista – sono 19 in tutto il mondo – per poi essere distribuiti gratuitamente da volontari Lions e da organizzazioni umanitarie.
Come recita lo slogan della campagna: “A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno a riacquistare la vista”. Un messaggio forte, che ha saputo coinvolgere anche i più piccoli. I cuccioli, con grande impegno e senso di responsabilità, hanno illustrato nelle classi dei loro compagni le modalità della raccolta, stimolando la partecipazione e diffondendo consapevolezza su un tema fondamentale: la vista come diritto per tutti.
Ma l’iniziativa non ha soltanto una forte valenza solidale: rappresenta anche un’importante lezione di educazione ambientale. Riutilizzare gli occhiali dismessi significa ridurre i rifiuti e promuovere una cultura del riciclo e della sostenibilità. Un piccolo gesto, capace di insegnare ai più giovani il valore della cura: per gli altri e per il pianeta. Grazie ai cuccioli, ambasciatori di solidarietà e attenzione, per aver reso possibile tutto questo!
La sezione gelese dell’associazione Lamba Doria ha deciso di diffondere fra i giovanissimi la consapevolezza della storia di Gela. Per far questo usa due metodi: insegnare la storia con incontri frontali verso i ragazzi e ricordare le date importanti.
Gli incontri con gli alunni di 11 scuole sono avvenuti nel corso dei mesi passati e adesso si passa al ricordo.
Una cerimonia Commemorativa in occasione del 40° Anniversario della Posa della Lapide per i Caduti dell’82ª Divisione Airborne e il 79° dello Statuto Siciliano, è prevista per il 27 maggio alle ore 10:30, presso l’Istituto Comprensivo San Francesco di Gela, di Via Niscemi 26.
La Cerimonia Commemorativa e’ organizzata dalla Sezione di Gela dell’Associazione Lamba Doria, in collaborazione con l’Istituto del Nastro Azzurro della Provincia di Caltanissetta e di Gela, l’Associazione Il Fante e con il supporto dell’Ufficio Relazioni Esterne della NAS Sigonella.L’evento ricorderà due importanti ricorrenze: il 40° anniversario della posa della lapide in memoria dei caduti dell’82ª Divisione Airborne Americana e il 79° anniversario dello Statuto Speciale della Regione Siciliana.La cerimonia, presentata dal Presidente della Sezione di Gela dell’Associazione “Lamba Doria” Michele Curto, prevede la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione comunale, di autorità civili e militari, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, associazioni d’arma, studenti degli istituti Don Bosco e San Francesco-Capuana, cittadini e delegazioni militari internazionali.
All’evento interverrà una delegazione militare statunitense composta dai vertici di diversi comandi dislocati presso la Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella e dell’Esercito USA , che saranno accompagnati dal Responsabile Relazioni Esterne della NAS statunitense Alberto Lunetta, che svolgerà anche il ruolo di interprete durante la cerimonia.Sono previsti momenti di saluto istituzionale, interventi commemorativi e riflessioni storiche sulle vicende dello sbarco alleato in Sicilia e sull’autonomia regionale.Durante l’evento verranno eseguiti inni nazionali e regionali, sarà scoperta una selezione di fotografie storiche e sarà dedicato uno spazio al ricordo di figure che hanno contribuito alla valorizzazione della memoria storica locale. Gli studenti presenteranno riflessioni e contributi sul tema della memoria e della pace.
La cerimonia si concluderà con i ringraziamenti finali e un momento di raccoglimento, nel segno della memoria condivisa e della collaborazione tra comunità, istituzioni e realtà internazionali.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 della scala Richter è stata registrata intorno alle 11.30 nel canale di Sicilia ad una profondità di 27 km, in un’area tra Ragusa-Gela- Licata e Agrigento. L’epicentro a 65 km da Gela.
Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma e non ha provocato alcun danno a cose o persone. Non è stato avvertito dalla popolazione
La scuola come non l’avete mai sentita descrivere; luogo di vita vissuta. Panacea di ogni sfaccettatura delle esistenze di alunni, famiglie e lavoratori. Palcoscenico di storie. Luogo privilegiato di problemi che si intersecano. Questa è la scuola che descrive Antonella Di Bartolo, la preside dell’IC Sperone-Pertini di Palermo che nel suo libro ‘Domani c’è scuola’ racconta la sua esperienza in una terra di frontiera. Il quartiere dove è stato ucciso don Pino Puglisi.
Lunedì 19 maggio, ore 16,30, cortile Cammarata a Butera, si terrà la presentazioone presentazione del libro “Domani c’è scuola” edito dalla Mondadori di Antonella Di Bartolo, la preside coraggio che riporta i bimbi a scuola, presente all’incontro, che risponderà agli input del giornalista Andrea Cassisi. L’incontro è organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità cristiana ‘Salvatore Zuppardo’ , dall’ Istituto comprensivo Gela – Butera, dal Comune di Butera.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giovanni Zuccalà, dell’assessore alla Pubblica Istruzione Tiziana Carbone e dell’assessore alla cultura Giovanna Donzella, introdurrà i lavori il dirigente scolastico dell’I.C. Gela . Butera, Rocco Trainiti per poi lasciare spazio alla conversazione con l’autrice.
La dirigente Di Bartolo ha già visitato il comprensorio, a Gela nell’agosto scorso, ospite dell’allora assessore Viviana Altamore. Quando parla di scuola è un fiume in piena: sintetizza 11 anni di lavoro in una scuola difficile, dove ha dovuto combattere contro le inefficienze strutturali e l’inconsapevolezza per raggiungere obiettivi che sembravano impossibili e che invece oggi, sembrano raggiunti.