È stata consegnata l’opera d’arte realizzata da undici detenuti del carcere di Gela durante uno dei laboratori promossi dal progetto Fuori Le Mura, finanziato dalla Fondazione Con il Sud e guidato dalla cooperativa catanese Prospettiva Futuro, in collaborazione con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Caltanissetta-Enna.
Le attività di arteterapia guidate dallo psicoterapeuta espressivo Giovanni Quadrio e dall’artista Luigi Giocolano, con il supporto della mediatrice penale Selenia Campanaro, hanno permesso ai soggetti coinvolti di sperimentare la trash art e realizzare una splendida scultura donata al Comune della città. Una Gorgone coloratissima, alta due metri e mezzo, creata con una serie di piastrelle spezzate regalate dai ceramisti della zona.
<<Si è trattato di un laboratorio ricco di entusiasmo e partecipazione – racconta lo psicoterapeuta espressivo Giovanni Quadrio – un vero e proprio crescendo via via che la splendida Gorgone ha preso vita sotto i nostri occhi. Ancora una volta l’arte ha dimostrato di essere uno strumento straordinario di risarcimento per la persona e per la società tutta>>.
<<Per me è stata un’esperienza fortissima – racconta l’artista gelese Luigi Giocolano – la prima in assoluto in un carcere. Mi sento molto onorato di ciò che mi è stato donato da tutti coloro che hanno preso parte al laboratorio e hanno dato vita all’opera, lavorando senza sosta e con grande entusiasmo>>.
Proprio nel corso dell’incontro svoltosi giovedì 10 novembre presso il Circolo ARCI “Le Nuvole” di Gela, il sindaco Lucio Greco e l’assessora ai Servizi Sociali Nadia Gnoffo hanno ricevuto l’opera in dono, con la promessa di esporla prossimamente in un’area degradata della città.
Durante la conferenza inoltre sono state illustrate le finalità risocializzanti dei laboratori che stanno proseguendo e daranno vita ad un’ulteriore opera d’arte che contribuirà anch’essa a regalare bellezza alla città di Gela.
<<Voglio esprimere un sentito ringraziamento – ha detto il sindaco di Gela Lucio Greco – a quanti, a vario titolo, hanno collaborato per l’ottima riuscita di questa iniziativa. La valenza sociale del progetto “Fuori Le Mura” è in-negabile, perché se è vero che lo Stato deve garantire una giustizia equa, è anche vero che il rispetto della dignità umana si pone al di sopra di ogni cosa. L’arte che entra in car-cere e diviene uno strumento per riscoprire se stessi e i propri talenti, diventa un percorso che ci restituisce una bellissima immagine, fatta di tante storie diverse che, attraverso mille strade, si sono incrociate. Come amministrazione comunale siamo alla ricerca dell’area migliore nella quale allocare questa bellissima opera, con il suo carico di messaggi improntati al riscatto. Lo stesso riscatto di cui ha bisogno la nostra città. Per questo vogliamo scegliere bene e, non appena tutto sarà pronto, sarà nostra cura comunicarvi le nostre decisioni>>.
<<Siamo felici di poter valorizzare un angolo della città – ha aggiunto l’assessora ai servizi sociali Nadia Gnoffo – con un’opera d’arte creata con materiali di riciclo dai ragazzi della Casa Circondariale di Balate. Quest’opera racchiude un triplice messaggio: quello dell’inclusione, del rispetto dell’ambiente e della collaborazione tra gli Enti. Grazie a chi ha reso possibile questo progetto e ai ragazzi che lo hanno realizzato. Da oggi un angolo della città è più bello grazie a loro>>.
L’interessante dibattito è stato guidato da Rosanna Provenzano, Direttore Uepe Caltanissetta, Domenico Palermo, responsabile del progetto Fuori Le Mura, Luciana Carfì, Presidente del circolo Arci “Le Nuvole” di Gela, dallo psicoterapeuta espressivo Giovanni Quadrio e dall’artista Luigi Giocolano.
<<Il progetto Fuori Le Mura – afferma Rosanna Provenzano, direttrice dell’Uepe Caltanissetta – avvalora l’idea dello sviluppo delle comunità locali nell’ottica della giustizia riparativa. La Giustizia intesa in senso ampio come un ombrello che deve garantire l’equilibrio delle parti, a protezione della comunità stessa. Tutti abbiamo il diritto e il dovere di sentirci attori sociali, noi istituzioni dobbiamo essere vicini alla comunità per renderla inclusiva. I laboratori ideati in questo percorso vogliono agire sul valore della legalità, sia per i detenuti che per la comunità stessa, attraverso il concetto di rigenerazione personale e globale>>.
Hanno partecipato anche la Prefetta di Caltanissetta Chiara Armenia, il Presidente del tribunale di Gela Roberto Riggio, il Procuratore del Tribunale di Gela Fernando Asaro, Renata Giunta Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, Emanuele Ricifari Questore di Caltanissetta, la Direttrice della Casa Circondariale di Gela Cesira Rinaldi, l’Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Gela Nadia Gnoffo, la Presidente dell’Ordine degli avvocati di Gela Maria Antonia Giordano e Rocco Guarnaccia, Presidente della Camera Penale di Gela.
Siciliacque ha reso noto stamane che, a causa di un guasto verificatosi lungo l’adduttore San Leo, non è stato possibile rifornire i serbatoi di Montelungo e Caposoprano al servizio delle utenze del comune di Gela.
Caltaqua non ha effettuato il turno di distribuzione.Resta invariata la distribuzione alle utenze servite dal serbatoio di Spinasanta. Non ci sono ancora notizie sulla ripresa della distribuzione.
LashChiuso da stamattina l’aeroporto di Fontanarossa.Bloccati i voli in partenza (come ci hanno anche segnalato anche dei gelesi che dovevano prendere voli mattutini e sono rimasti a terra) mentre quelli in arrivo sono stati dirottati a Palermo e in altri aeroporti.
Alla base del disagio un guasto ad una gru del cantiere che Rfi ha all’interno dello scalo.
E’ stato consegnato al medico veterinario dell’Asp nissena, il cucciolo di beagle salvato dalla Polizia mentre vagava nel buio sulla strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, con il rischio di essere investito e creare pericolo per la circolazione stradale. Il cagnolino, impaurito e confuso, è stato soccorso dagli agenti Davide e Giuseppe i quali lo hanno portato in Questura e lo hanno rifocillato.
Quanto accaduto nelle ultime ore, ci riporta in mente ad un altro salvataggio compiuto a Gela lo scorso marzo da un sovrintendente della Polizia, Ivan L’Erede. Fuori servizio, il poliziotto salvó un cane precedentemente investito ed abbandonato sulla statale 115 Gela-Licata.Il cagnolino (un meticcio), fu successivamente operato a Catania grazie al contributo della Leida, presieduta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, e ultimamente è stato consegnato ad una famiglia di Ferrara che ha chiesto di accudirlo. L’abbandono di animali è un reato punito dal codice penale. Ogni anno migliaia di cani nel periodo estivo vengono abbandonati in strada con conseguenze gravi per la loro salute e sicurezza. L’abbandono è un atto crudele e illegale e chiunque assista a un abbandono può denunciare l’accaduto alle autorità competenti.