I lati oscuri del Web: incontro alla Quasimodo
Nell’ambito della sicurezza in rete, l'istituto Quasimodo presieduto dalla dirigente Viviana Morello, ha svolto il suo secondo incontro per suggerire ai giovani sui metodi di difesa per affrontare le...


Nell’ambito della sicurezza in rete, l'istituto Quasimodo presieduto dalla dirigente Viviana Morello, ha svolto il suo secondo incontro per suggerire ai giovani sui metodi di difesa per affrontare le insidie del Web.


Nel mondo digitale in continua evoluzione, l'aspetto oscuro del Web continua a suscitare preoccupazione e interrogativi. Per affrontare questo tema complesso, i referenti e la dirigente, hanno deciso di invitare il professore Francesco Pira, nonché direttore del master in comunicazione digitale presso l'Università di Messina, e la dottoressa Viviana Cona, psicologa psicoterapeuta.

Il professore Pira ha evidenziato come il lato oscuro del Web sia caratterizzato da varie sfaccettature, tra cui la presenza di siti illegali e comunità virtuali pericolose. Ha raccontato diversi aneddoti riferiti all'iperrealtà esperenziale, eventi legati ad adolescenti morti suicidi perché pensavano di essere nel virtuale e non nel reale.
Il sociologo Pira ha sottolineato l'impatto di queste realtà oscure sui giovani studenti, dove spesso sono attratti dalla sensazione di 'proibito' e dalla curiosità di esplorare territori sconosciuti. Tuttavia, questo può esporli a rischi significativi, come il cyberbullismo, il grooming online e l'accesso a contenuti inappropriati. Il professore ha voluto però sottolineare anche l'importanza della rete per scopi lavorativi e di come il metaverso e l'AI possano aiutarci nella quotidianità.
La dottoressa Cona ha parlato tanto dell'utilità quanto dei rischi legati all'uso improprio dei social, ma, soprattutto, come essi possano creare dipendenza proprio perché il nostro cervello riceve stimolazioni esterne eccessive. La psicoterapeuta ha invitato i ragazzi all'autovalutazione sull'uso dei social e ha aggiunto “quando si ha la percezione della mancanza di controllo bisogna cercare di trovare un rapporto nella vita reale”.
Sono susseguite una serie di domande rivolte dagli studenti agli esperti, le risposte ricevute erano per lo più improntate sull’'importanza di un approccio educativo che insegni ai giovani a navigare in modo sicuro nel mondo digitale. Le scuole, infatti, hanno un ruolo cruciale nell'educare gli studenti sull'uso responsabile della tecnologia e sull'identificazione delle minacce online.
In conclusione, l'indagine condotta da questi esperti mette in luce l'importanza di affrontare con serietà e impegno i rischi legati al lato oscuro del Web, fornendo agli individui gli strumenti necessari per navigare in modo consapevole e sicuro in questo ambiente virtuale complesso.