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I sistemi di sicurezza più efficaci per proteggere gli utenti sui siti online

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In un mondo sempre più connesso, la sicurezza online non è più un optional: è una necessità. Dalla semplice navigazione sui siti di e-commerce alle operazioni bancarie digitali, fino al gioco online, gli utenti condividono quotidianamente una quantità crescente di dati sensibili. La protezione di queste informazioni è quindi diventata una priorità per qualsiasi sito web serio e affidabile.

Nel corso degli anni, gli strumenti di difesa informatica si sono evoluti, spinti dalla crescente sofisticazione degli attacchi hacker. Oggi, un sito online che voglia garantire un’esperienza sicura deve adottare una serie di misure integrate, che spaziano dalla crittografia dei dati al monitoraggio costante degli accessi.

Autenticazione multifattoriale: la prima linea di difesa

Uno degli strumenti più utilizzati – e ormai indispensabili – per proteggere gli accessi è l’autenticazione multifattoriale (MFA). Questo sistema obbliga l’utente a verificare la propria identità con almeno due elementi distinti: una password (qualcosa che si conosce), un dispositivo (qualcosa che si possiede), o un dato biometrico (qualcosa che si è, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale). L’MFA è particolarmente efficace perché, anche se una password dovesse venire rubata o indovinata, l’accesso verrebbe comunque bloccato senza il secondo elemento di verifica.

HTTPS e crittografia dei dati

Quando un utente invia dati a un sito web – siano essi dati personali, bancari o sanitari – è fondamentale che la comunicazione sia cifrata. Il protocollo HTTPS, ormai uno standard per qualsiasi portale affidabile, garantisce una connessione sicura tra browser e server. Ma non basta: anche i dati archiviati devono essere protetti. Per questo motivo i server più moderni utilizzano algoritmi di crittografia avanzati (come AES-256) anche per i dati “a riposo”, cioè conservati nei database.

Firewall per applicazioni web (WAF) e monitoraggio attivo

Un’altra tecnologia chiave è il Web Application Firewall (WAF), progettato per bloccare in tempo reale tentativi di attacco come SQL Injection, Cross-Site Scripting (XSS) e furti di sessione. I WAF non solo filtrano il traffico sospetto, ma possono anche essere aggiornati automaticamente per riconoscere nuove minacce. Accanto a questi, sempre più siti adottano sistemi di monitoraggio in tempo reale basati su intelligenza artificiale, che permettono di individuare comportamenti anomali degli utenti e bloccare azioni potenzialmente pericolose.

Intelligenza Artificiale per la prevenzione proattiva

L’intelligenza artificiale (IA) ha trasformato la sicurezza online da un approccio reattivo a uno proattivo. Oggi, i sistemi IA possono analizzare milioni di eventi in tempo reale e riconoscere pattern sospetti, ad esempio login simultanei da diversi Paesi o comportamenti tipici dei bot automatici. Grazie al machine learning, questi sistemi migliorano costantemente, diventando sempre più precisi nell’identificare minacce reali e riducendo i falsi positivi.

Educazione e protezione contro il phishing

Molti attacchi informatici non puntano alle vulnerabilità tecniche, ma a quelle umane. Ecco perché la protezione contro il phishing – email fraudolente o siti clone che mirano a rubare le credenziali – è fondamentale. I portali più sicuri implementano filtri antiphishing, banner di avviso e processi di verifica delle email ufficiali. Ma soprattutto investono nella formazione degli utenti, insegnando loro a riconoscere i segnali d’allarme e a proteggersi in autonomia.

Sicurezza e trasparenza nel gioco online: il caso Betsson

Tra i settori più esposti alle minacce informatiche figura il gioco online, un’industria che movimenta milioni di utenti e transazioni ogni giorno. Betsson, uno dei principali operatori europei del settore, rappresenta un esempio virtuoso di come la sicurezza possa essere integrata nel cuore dell’esperienza utente.

Innanzitutto, Betsson adotta un sistema di verifica dell’identità avanzato, che prevede il caricamento sicuro di documenti tramite un portale dedicato, evitando rischi legati all’uso di email o canali non protetti. La protezione dei dati personali è garantita da crittografia end-to-end e dall’uso di data center certificati.

Inoltre, tutte le transazioni finanziarie avvengono attraverso metodi di pagamento affidabili e tracciabili, come Visa, Mastercard, PayPal, Skrill e Neteller, scelti proprio per i loro standard di sicurezza. Le informazioni bancarie non vengono mai conservate oltre il necessario, e sono sempre cifrate.

Betsson presta grande attenzione anche al gioco responsabile, offrendo strumenti automatici di autolimitazione, autoesclusione temporanea o definitiva, e accesso diretto a consulenze per la dipendenza da gioco. Questi strumenti non solo proteggono l’utente sotto il profilo tecnico, ma anche sotto quello psicologico e comportamentale.

Il sito, infine, è protetto da un’infrastruttura di sicurezza costantemente aggiornata e da sistemi di monitoraggio attivo che verificano la regolarità delle sessioni di gioco. La presenza di licenze regolamentate e trasparenza nei pagamenti completano il quadro di un ambiente sicuro e professionale.

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“Un mare di storie”: a Casa Grazia idee e visioni dei giovani verso un workshop internazionale 

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Il progetto “Un mare di storie”, ideato dall’azienda vitivinicola Casa Grazia, prosegue nel suo dialogo forte con il territorio. Lo fa questa volta mettendo al centro le opinioni dei giovani, attraverso un confronto ampio con il mondo della scuola. Questa mattina la cantina gelese ha ospitato la tavola rotonda sul tema “La grecità del passato nella città di domani”, moderata dall’arch. Vincenzo Castellana.

Tra gli interventi quelli di Maria Grazia Di Francesco, Ceo di Casa Grazia, e di Martina Casciana, Hospitality manager e sommelier dell’azienda. Ampie le riflessioni della direttrice del Parco archeologico Donatella Giunta e di don Giuseppe Fausciana. Per l’amministrazione era presente l’assessore alla cultura Peppe Di Cristina. Numerosi anche gli spunti condivisi da dirigenti, insegnanti e soprattutto studenti degli istituti superiori.

L’evento ha voluto far emergere visioni e idee che daranno forma a un workshop internazionale immersivo di tre giorni, previsto il prossimo ottobre, che coinvolgerà attivamente neo laureati, studentesse e studenti universitari in un’esperienza formativa e creativa. Da lì potranno scaturire nuove idee per una (ri)costruzione sociale e culturale del territorio.

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Il fuoco diventa nero

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Ecco cosa succede nella zona industriale 4 strada adesso.

Una nube nera si vede anche dalla Ss 117 e il panico si diffonde. La cronaca di oggi non ha eguali negli ultimi 10 anni, quando andò a fuoco la zona erbosa alle spalle della bretella Borsellino. Le immagini parlano da sole.

Ogni parola è superflua per una città provata da mille problemi.

I vigili del fuoco sono sul posto ma è difficile domare tutto il fuoco che avviluppa intere distese di terreno.

Fiamme anche all’interno dei capannoni industriali privati

Un altro allarme è scattato nella zona di Albani Roccella e all’ingresso della città sulla strada che collega Gela a Catania.

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Lorefice: “il fiume Gela è in piena crisi ecologica”

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Roma – Il Sen. Lorefice continua a difendere il fiume Gela. “Quanto da me già denunciato nelle ultime settimane continua a persistere: il fiume Gela è in piena crisi ecologica. Centinaia di pesci trovati morti, un tanfo insopportabile, una patina nera che ricopre l’acqua. È una situazione indecente, indegna e irrispettosa di un intera area siciliana.

 Per questo motivo ho appena inviato una richiesta formale e urgente a tutte le autorità competenti – dal Sindaco di Gela fino al Prefetto di Caltanissetta, passando per ARPA Sicilia, Capitaneria di Porto, Genio Civile, ASP, Autorità di Bacino, IRSAP ed ENI S.p.A. – per ribadire il grave degrado ambientale, e per chiedere l’attivazione immediata di un tavolo tecnico e politico per un’azione coordinata e tempestiva.

È doveroso individuare le fonti dell’inquinamento , mettere in campo misure urgenti di contenimento ed eventuale bonifica, e avviare finalmente un piano strutturale serio di monitoraggio, controllo e prevenzione.Il fiume Gela non può più essere il triste simbolo di incuria e politiche menefreghiste. Le istituzioni devono fare il proprio dovere, non certo per me, ma per le persone costrette a vivere in un tale degrado.”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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