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Cronaca

Identità del sindaco di Gela usata per truffa nel settore delle scommesse

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Qualcuno sta utilizzando l’ immagine del sindaco e il suo nome e cognome per contattare agenzie di scommesse e chiedere ricariche per giocare/scommettere.

I numeri utilizzati per questi tentativi di truffa sono: 350 8272324 e 0933 906111 (centralino del Comune).

Il sindaco sui social evidenzia che non è lui.
“Domani provvederò a sporgere regolare denuncia presso la Polizia Postale, affinché vengano avviate le indagini del caso.Chiedo a chiunque dovesse ricevere messaggi o telefonate sospette da questi numeri o da altri contatti simili di non dare seguito alle richieste e, se possibile, di informarmi in privato” – scrive su un post il primo cittadino

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Cronaca

Arrestato il sindaco di Resuttano, tre dipendenti comunali e 4 imprenditori

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Risultano- I Carabinieri di Caltanissetta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto soggetti, tra cui il Sindaco del Comune di Resuttano, tre dipendenti comunali e quattro operatori economici – imprenditori e professionisti.

Nei confronti del Sindaco è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari; sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di mesi 12 e divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione per mesi 12, invece, rispettivamente per i pubblici ufficiali e i professionisti coinvolti.

L’indagine, avviata dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia nel maggio 2021 e riguardante un periodo temporale compreso tra il 2019 e il 2022, ha portato alla luce gravi indizi di colpevolezza, come evidenziato nel provvedimento custodiale, riguardante la prevalenza di rapporti di cointeressenza privata nella gestione della cosa pubblica: si ipotizza un collaudato sistema illecito in cui la funzione pubblica risulterebbe asservita ad interessi di parte.I reati contestati vanno dalla “turbata libertà degli incanti” alla “falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. Per quanto concerne la prima ipotesi, secondo i gravi indizi ritenuti dal GIP, i funzionari pubblici avrebbero fatto costantemente ricorso ad accordi con imprenditori e professionisti, al fine di turbare le gare indette dal Comune di Resuttano, in particolare quella relativa alla realizzazione di un “Centro Comunale di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati” e quella per i “lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento del campo sportivo del comune di Resuttano”.

La turbativa si sarebbe concretizzata, secondo l’ipotesi accusatoria, nell’accordarsi preventivamente sugli esiti del procedimento, nel manipolare l’estrazione dell’offerente da invitare alla fase della “procedura negoziata”, nel redigere falsi verbali di “sorteggio e di gara”.La contestazione delle ipotesi di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici fidefacenti, riguarderebbe, nello specifico, l’affidamento dell’incarico di redazione del progetto esecutivo coordinamento della sicurezza, direzione misura e contabilità dei “lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico di scuola secondaria di 1° grado – Istituto comprensivo Santa Caterina Resuttano”; l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva, Direzione Lavori, misura e contabilità e coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei “lavori di efficientamento energetico dell’immobile comunale sede del Palazzo Municipale”; la procedura di affidamento dei “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in esercizio della casa per anziani sita in via circonvallazione”.

Nel provvedimento cautelare si evidenzia come l’indagine, in cui sono confluiti gli esiti delle attività di intercettazione e le risultanze dell’accesso presso il Comune di Resuttano, effettuato dai Carabinieri il 19 luglio 2022 su delega della Procura della Repubblica ai fini dell’acquisizione documentale, ha permesso di ritenere gravi indizi di colpevolezza riguardante il Sindaco di Resuttano, che sfruttando il suo ruolo pubblicistico, avrebbe realizzato le presunte condotte illecite in contestazione mosso dall’intento di favorire imprenditori e professionisti a lui vicini per garantirsi “consenso” politico, e quindi vantaggi elettorali. 

L’operazione conferma la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri rivolta al rispetto della gestione della cosa pubblica e alla tutela della trasparenza e legalità delle procedure amministrative.

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Cronaca

Ispezioni dei Carabinieri nei cantieri nisseni.Sanzioni per 30 mila euro

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Prosegue con determinazione l’azione di contrasto alle irregolarità nei luoghi di lavoro da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Caltanissetta, in sinergia con i militari del Comando Provinciale.

L’attività ispettiva, recentemente intensificata su impulso del Prefetto di Caltanissetta a seguito di gravi episodi che hanno riguardato il territorio, ha interessato diversi cantieri nell’area provinciale, dando priorità alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e al contrasto del fenomeno del lavoro irregolare.
Al centro dell’operazione, il rispetto della normativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda la prevenzione del rischio di cadute dall’alto, una delle principali cause di incidenti gravi nei cantieri.


Uno degli episodi più rilevanti si è recentemente verificato a Campofranco, dove un giovane operaio di 23 anni era precipitato dal tetto di una struttura durante interventi impiantistici lo scorso aprile. A seguito degli accertamenti, i Carabinieri del NIL hanno deferito in stato di libertà il titolare dell’azienda coinvolta e adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi inadempienze in materia di sicurezza.
Nel corso degli stessi controlli, a Caltanissetta, i militari hanno riscontrato ulteriori violazioni in un cantiere edile, individuando un lavoratore privo di regolare contratto e rilevando carenze nella gestione della sicurezza.
Complessivamente, le ispezioni hanno portato all’irrogazione di sanzioni per circa 30.000 euro. Diversi i datori di lavoro deferiti all’Autorità Giudiziaria per infrazioni riguardanti l’installazione non conforme dei ponteggi, l’assenza di informazione e formazione adeguata dei dipendenti, la mancata sorveglianza sanitaria, la carenza di dispositivi di protezione individuale e collettiva, e altre omissioni.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Caltanissetta, mirano a rafforzare i controlli nei cantieri e a contrastare con fermezza il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori.
“I controlli – comunicano i Carabinieri del NIL – proseguiranno anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire la regolarità dei rapporti di lavoro e il pieno rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.”

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Cronaca

Giovane bloccato e arrestato: i carabinieri gli trovano droga e soldi

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Un mazzarinese di 29 anni, Giuseppe Di Prima, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. E’ stata una pattuglia dei Carabinieri, in servizio nel centro storico di Riesi, ad individuare il giovane che alla vista dei militari dell’Arma, ha tentato di occultare una busta in cellophane, che teneva in mano. Un’accurata perquisizione, ha permesso di rinvenire all’interno della stessa busta, suddivise per tipologia, 16,3 grammi di marijuana, 0,98 di cocaina e 18.33 grammi di hashish. Di Prima, già con precedenti specifici, deteneva anche 185 euro in contanti. Il ragazzo, su disposizione del Gip del Tribunale di Caltanissetta, che ha convalidato l’arresto, è stato posto ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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