Il Blue day, la storia di Giusy e Gabriele, la consapevolezza dell’autismo
Gabriele è un bambino gelese che vive nel Blu. L’autismo è la realtà che lui e la sua famiglia vivono quotidianamente. La sua mamma, Giusy, ne ha scritto la storia per raccontare ciò che ogni giorno s...


Gabriele è un bambino gelese che vive nel Blu. L’autismo è la realtà che lui e la sua famiglia vivono quotidianamente. La sua mamma, Giusy, ne ha scritto la storia per raccontare ciò che ogni giorno si affronta, in un alternarsi inarrestabile di emozioni: la paura, l’impotenza, ma poi il coraggio, la determinazione, la speranza. La voglia di reagire e di farcela. Quella di Giusy e Gabriele è l’esperienza che apre “La parola ai genitori: nove storie di autismo”.
Una pubblicazione a cura del Gruppo di lavoro dell’Ordine degli psicologi della Regione Sicilia “Diagnosi ed intervento dei Disturbi dello Spettro dell’Autismo” di cui fa parte anche la psicologa gelese Marika Cascino, da tanti anni impegnata in città e non solo anche per far crescere la consapevolezza sull’autismo a livello sociale. Quella del piccolo Gabriele è la storia di “un principe biondo - si legge nel titolo -, di una vita in prevalenza Blu ma ricca di speranza”. È una storia come tante ce ne sono, in cui l’autismo rivoluziona la vita delle famiglie. Ma grazie ad interventi precoci, al lavoro degli specialisti, alla cura e all’amore delle famiglie e dei terapisti è possibile affrontare - e superare - tante sfide difficili.
Oggi, nel giorno del Blue day, è importante non solo evidenziare il coraggio, l’impegno e la testimonianza di famiglie, professionisti e associazioni che sono sempre in prima linea (non solo il 2 aprile), ma anche sottolineare come a livello pubblico-istituzionale siano ancora pochi, troppo pochi gli strumenti e i servizi messi a disposizione di chi convive con i disturbi dello spettro autistico. Serve fare di più. Questo lo diciamo puntualmente, ogni anno. E puntualmente ogni anno riscontriamo il sempre lodevole impegno dei privati, spesso proprio nel deserto della manchevolezza pubblico-istituzionale.
Ecco che allora, a tal proposito, hanno grande valore le parole con cui mamma Giusy, chiudendo il suo racconto, si rivolge alle mamme e ai papà che “lottano” come lei. “Ai genitori di bimbi speciali come Gabriele suggerisco di intervenire precocemente, perché solo attraverso un intervento precoce, intensivo, mirato e con validi professionisti è possibile registrare significativi miglioramenti nei nostri bambini e aiutarli ad affrontare al meglio la vita in tutte le sue sfumature. Sebbene la mia vita ha una prevalenza di Blu, oggi è colorata e ricca di speranza!”