Il calvario di un piccolo angelo in cerca di un ospedale
Da Gela a Palermo, poi a Taormina, adesso a Messina in procinto di approdare in un ospedale di eccellenza di Roma. Un calvario di cui un bimbo di Gela non è cosciente. Lo sono i genitori però che non...


Da Gela a Palermo, poi a Taormina, adesso a Messina in procinto di approdare in un ospedale di eccellenza di Roma. Un calvario di cui un bimbo di Gela non è cosciente. Lo sono i genitori però che non hanno più parole; che attendono e sperano. Sono ore di trepidazione per un piccolo angelo intubato da un mese e mezzo. Il bambino prossimo alla pubertà è stato colpito da infarto a fine agosto. È stato monitorato all’ ospedale di Gela per le prime fasi di stabilizzazione e di ripresa dell’ attività cardiaca. Ma dopo qualche ora i medici hanno ritenuto opportuno di disporre il trasferimento presso una struttura specializzata di Palermo. Il piccolo è stato trasferito in elisoccorso ed adesso si trova nel capoluogo siciliano a combattere per la sua vita. Adesso il peggio sarebbe passato ma serve un percorso di riabilitazione che solo a Roma potrebbe essere fatto ma la burocrazia sta bloccando l’iter. E la famiglia si è rivolta alle istituzioni pur di potere ottenere il ricovero che non è ancora avvenuto. E aspetta, spera e prega. Lo sostiene la preghiera della comunità cattolica gelese che ha raccolto l’ invito della famiglia molto devota e attiva presso una parrocchia della parte nord di Gela, che ha risposto con fervore ed è vicina al piccolo paziente.