Il caso del presunto aggiustamento dei processi di Eni:l’ex Procuratrice Lotti dovŕà rispondere ai magistrati di Catania
Anche se la pubblica accusa per tre volte ha detto che non ci sono prove adeguate, l'ex Procuratrice di Gela Lucia Lotti dovrà rispondere a maggio davanti al Tribunale di Catania per l'ipotesi di cor...


Anche se la pubblica accusa per tre volte ha detto che non ci sono prove adeguate, l'ex Procuratrice di Gela Lucia Lotti dovrà rispondere a maggio davanti al Tribunale di Catania per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Avrebbe favorito l’allora avvocato Piero Amara, legale spesso a difesa dei manager della raffineria Eni di Gela, a sua volta dopo aver ottenuto l’appoggio per arrivare a guidare la procura di Gela. Ipotesi questa nettamente smentita dall'interessata.
La notizia è stata diffusa da Il fatto Quotidiano. Fu proprio Piero Amara, con le sue dichiarazioni, a fare richiamo al magistrato, che per diversi anni ha guidato la Procura di Gela in tanti procedimenti penali sostenendo la pubblica accusa contro i vertici Eni. Il Gip ha disposto l’imputazione coatta, dopo che per tre volte la procura etnea, ha invece indicato l’archiviazione, non individuando elementi utili per portare a giudizio il pm.