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Il Consorzio tutela della pesca di Leonforte presenta il sito istituzionale

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Leonforte – Nella bella cornice della Fontana delle Ninfe – Granfonte a Leonforte, ieri 12 settembre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del sito istituzionale del Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte IGP, attività realizzata con il contributo Masaf, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare, ai sensi del D.M. n.0311666 del 15/06/2023.
 
Il Presidente Domenico Di Stefano ha aperto i lavori illustrando quanto sia importante per il giovane Consorzio, a meno di tre anni dal suo riconoscimento da parte del Ministero, presentarsi online con un sito dedicato. Un’iniziativa che questo prodotto di eccellenza attendeva da tempo essendo stata riconosciuta dall’Unione Europea nel 2010, finalmente realizzata e pronta per essere presentata. Il Presidente e l’intera base associativa del Consorzio che ad oggi rappresenta quasi il 90% della produzione certificata sono orgogliosi ed entusiasti di questo nuovo passo avanti nella promozione del prodotto. “Siamo orgogliosi di poter lanciare il sito della Pesca di Leonforte, il nostro è un prodotto eccellente, con una tecnica di produzione unica al mondo ed anche se rappresentiamo una produzione di nicchia nel comparto dell’ortofrutta italiano siamo un gioiello della terra da valorizzare. Il sito ci aiuterà a raggiungere un target di consumatori interessati ai prodotti d’eccellenza e ci permetterà di mettere in evidenza la qualità della Pesca di Leonforte IGP. Siamo certi – ha concluso il Presidente Di Stefano – che questo strumento porterà un beneficio di visibilità anche a tutto il territorio, sarà una vetrina non solo per i nostri produttori ma per tutta la nostra terra”.
 
Presente all’evento anche il Sindaco di Leonforte Pietro Li Volsi che ha commentato: “La città di Leonforte e l’amministrazione comunale si congratula con il Consorzio di Tutela della Pesca di Leonforte per le iniziative presentate e per il lavoro svolto dalla sua costituzione. Siamo pronti a procedere alla firma del protocollo d’intesa “insieme per la pesca di Leonforte” tramite il quale potremo ancora migliorare come sistema e valorizzare le produzioni ed i prodotti del nostro splendido territorio”.
 
Ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto che ha consentito la realizzazione del sito la Direttrice Rita Serafini. “Fin dal suo riconoscimento ministeriale, con il Consorzio abbiamo lavoro ad una progettualità costante e ben pianificata sia a livello di tempistiche sia per la ricercata varietà delle azioni da implementare. Oggi – afferma la direttrice Rita Serafini – vediamo i primi risultati tangibili di questa attività con un sito, nella duplice versione italiano e inglese, tutto dedicato alla Pesca di Leonforte IGP. L’apertura del sito istituzionale contribuisce senza dubbio alla corretta divulgazione di tutto quanto ruota attorno alla Pesca leonfortese, e ci si accorge, con sana emozione, che l’idea iniziale di realizzare un modello di Consorzio di tutela autonomo e altamente strategico ha già preso forma”.
 
Molte attività sono state realizzate dal Consorzio e lo si evince considerando la giovane età dello stesso, dalla sessione del sito eventi e news. Il responsabile della comunicazione del Consorzio, nonché ideatore creativo e grafico del sito https://pescadileonforte.it, Eugenio Notaro, ha illustrato i passaggi che lo hanno ispirato alla realizzazione del lavoro.  
 
La produzione della Pesca di Leonforte IGP si aggira intorno alle 600 tonnellate. L’estensione della superficie su cui si oggi si coltiva la Pesca di Leonforte IGP è 140 ettari, i soci del Consorzio sono 18 tra produttori e confezionatori che rappresenta circa il 90% della produzione di questa eccellenza siciliana importante motore di sviluppo per il suo territorio di riferimento.  
 
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Il prossimo appuntamento è a Leonforte, il 5-6 ottobre p.v. per la Sagra della Pesca di Leonforte IGP.

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Attualità

Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Attualità

Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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Primo Maggio, Federacma: “Appello ai Sindacati dei Lavoratori Agricoli per porre fine alla strage nei campi”

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Ogni 2-3 giorni in media un agricoltore perde la vita in Italia a causa del ribaltamento del trattore. Una strage silenziosa legata principalmente all’assenza dei fondamentali dispositivi di protezione: cintura di sicurezza e rollbar (roll over protective structures – ROPS).

In occasione della Festa dei Lavoratori, Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio) lancia un appello alle organizzazioni sindacali FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, UGL Agroalimentare e Confsal-Fna per unire le forze affinché si ponga fine a questa emergenza nazionale. Nel nostro Paese, secondo le stime, circolano ancora oltre un milione di trattori privi dei dispositivi di sicurezza perché costruiti prima dell’entrata in vigore dell’obbligo e non adeguati successivamente.

Uno scenario a cui si potrebbe porre fine con l’attuazione della revisione obbligatoria delle macchine agricole, prevista dal decreto interministeriale Mit-Masaf del 2015nonché dal Codice della Strada dal lontano 1992. Il Decreto interministeriale del 2015, inoltre, ha stabilito le scadenze per la revisione dei mezzi agricoli, poi più volte rimandate dal Parlamento. Le ultime proroghe, contenute nella Legge n. 15/2025, posticipano la scadenza a fine 2025 per i mezzi più vecchi, al 2026 per quelli immatricolati fino al 2019. Ma senza il decreto attuativo, tutto è fermo. 

“È inaccettabile che in un Paese civile e all’avanguardia come l’Italia si continui a morire nel 2025 per l’assenza di strumenti semplici ma essenziali – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale che, secondo i dati Inail e dell’Osservatorio Indipendente dell’Università di Milano, colpisce soprattutto gli over 55 alla guida di mezzi con più di 40-50 anni, completamente privi dei sistemi di protezione. Un dramma che si consuma in silenzio, con costi umani, sociali ed economici elevatissimi: in otto anni le stime parlano di oltre 1.000 decessi e più di 4.000 invalidità permanenti.

Laddove, in altri Paesi europei, è entrato in vigore l’obbligo di revisione – prosegue – i decessi sono calati da cento a poche unità l’anno legate ad eventi fortuiti. Ci uniamo al dolore delle famiglie e chiediamo a gran voce ai sindacati agricoli di fare fronte comune per sensibilizzare le Istituzioni, a partire dal Ministero dei Trasporti, per l’emanazione del decreto”. Per la piena operatività del sistema di revisione dei mezzi agricoli, però, ci sarà bisogno di un paio di anni dalla firma del decreto attuativo.

“Proprio per questo, non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo – conclude il presidente Borio – Federacma è pronta a collaborare: negli scorsi anni abbiamo formato centinaia di operatori e possiamo contribuire all’organizzazione della rete di controllo. Ma serve un cronoprogramma serio, servono investimenti e soprattutto una scelta politica chiara. L’assenza di intervento si rivela, di fatto, una rinuncia a salvare vite umane. Chiediamo ai Sindacati di unirsi alla nostra voce: questo Primo Maggio sia il punto di svolta per un passo di civiltà!”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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