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Attualità

Il grido d’allarme del comitato di quartiere di Settefarine

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Il comitato di quartiere Settefarine retto dal presidente Salvatore Terlati e il vicepresidente Aurelio Crocetta lamentano la mancanza di dialogo da parte dell’amministrazione comunale.

“Nonostante le segnalazioni, le petizioni e le richieste di intervento, non c’è mai una risposta concreta. Le istituzioni – evidenzia Terlati in una nota – sembrano distanti dalle reali esigenze della popolazione, e questo sta creando un crescente malcontento tra i residenti. È fondamentale che il comune si faccia carico delle necessità quotidiane della cittadinanza, ascoltando le problematiche e agendo con tempestività”

In una nota il presidente del comitato di Settefarine sintetizza così tutte le criticità del quartiere: “La situazione delle strade, dei marciapiedi e delle aree verdi nel nostro quartiere sta raggiungendo livelli di degrado intollerabili. I residenti sono ormai esausti e preoccupati per le condizioni in cui si trovano a vivere quotidianamente, e non vedono risposte concrete dalle istituzioni locali.Le strade colabrodo sono ormai una costante nel quartiere, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e causando danni alle auto. Le buche non vengono riparate in tempi adeguati, creando disagi e pericoli per pedoni e automobilisti. Le pavimentazioni dei marciapiedi, inoltre, sono sporche, danneggiate e spesso impraticabili, soprattutto per le persone anziane, i bambini e chi ha disabilità. È inaccettabile che in una città non si possa camminare in sicurezza per le strade senza dover fare i conti con disagi quotidiani.
Anche le aree verdi e le piante pubbliche sono lasciate in uno stato di completo abbandono. Palme e cespugli non vengono potati né curati, creando non solo un aspetto di incuria, ma anche problemi legati alla sicurezza, con rami che possono cadere e ostacolare il passaggio. La vegetazione selvaggia favorisce la proliferazione di insetti e parassiti, creando un ambiente poco salubre.Con il gestore della rete idrica e fognaria Caltaqua non si riesce a farla intervenire nonostante la tempestiamo di PEC, per i tombini fognari vetusti e rotti che causano pericolo alla viabilità, si limitano a mettere dei paletti di segnalazione e non intervengono a sostituire. Forse se ci rivolgiamo alla Procura della Repubblica denunziandola per attentato alla sicurezza stradale riusciremo a risolvere il problema”

Il comitato conclude che “i cittadini meritano un quartiere, sicuro e ben curato. Non possiamo più accettare il continuo degrado e l’indifferenza da parte dell’amministrazione. È ora di agire con responsabilità e serietà, ascoltando le esigenze del comitato e intervenendo tempestivamente per risolvere questi problemi che, giorno dopo giorno, minano la qualità della vita di tutti.Il nostro impegno sarà continuo nel sollecitare le autorità competenti a intervenire. Siamo pronti a lavorare insieme per una città migliore, più pulita, sicura e accogliente per tutti”.

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Attualità

Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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