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Dall'Italia e dal Mondo

Il Ministro della Cultura Giuli alla Fondazione Ettore Majorana di Erice

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Erice –  Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli sarà in visita ufficiale alla Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica di Erice il giorno 11 giugno 2025, in concomitanza con i corsi delle scuole internazionali di neuroscienze e di fisica subnucleare. La visita si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione della cultura scientifica italiana, con particolare attenzione a poli di eccellenza riconosciuti a livello internazionale.

Il Ministro, insieme al dottor Lorenzo Zichichi, visiterà i luoghi simbolo della Fondazione fondata dal professor Antonino Zichichi, realtà unica che da decenni coniuga scienze esatte, scienze umanistiche, storia e arte in un contesto storico e paesaggistico straordinario.Mercoledì 11 giugno 2025, alle ore 12:00, nell’Aula P.A.M. Dirac dell’Istituto Blackett-San Domenico, avrà luogo la presentazione del protocollo d’intesa tra la Fondazione Ettore Majorana e le quattro principali università siciliane (Palermo, Catania, Messina, Enna), con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra ricerca scientifica e mondo accademico.

È prevista la firma del protocollo anche da parte del Ministro Giuli.Interverranno Lorenzo Zichichi (membro del CdA della Fondazione), il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri con gli altri tre rettori, il prof. Elio Cardinale (direttore della Scuola di Scienze Mediche della FEM), il prof. Pier Francesco Ferrari (direttore della Scuola di Neuroscienze “Sir John Eccles”), il Soprintendente Giordano Bruno Guerri, la Sindaca di Erice Daniela Toscano e altre autorità.Nel pomeriggio, alle ore 17:00, il Ministro parteciperà alla riapertura ufficiale del Castello di Venere, recentemente restaurato e nuovamente accessibile al pubblico.

La visita proseguirà a piedi attraverso il centro storico di Erice.Alle ore 18:00, all’Istituto Wigner-San Francesco, il Ministro parteciperà all’inaugurazione di tre importanti mostre allestite negli spazi della Fondazione: “I Troiani di Sicilia. Le donne elime dee e casalinghe”, esposizione con reperti provenienti dal Parco Archeologico di Segesta, fra cui un grande cratere del V secolo a.C., una lunula del II secolo a.C. Sarà presente il direttore del Parco, dott. Luigi Biondo. Sarà anche inaugurata la prima selezione di opere dell’artista inglese Philip Colbert, che reinterpreta in chiave pop con le sue aragoste antropomorfe figure mitologiche classiche come il Centauro, il Minotauro e la Medusa. Infine il Ministro visiterà il nuovo allestimento della mostra “Stelle, costellazioni e oroscopi”, curata dal prof. Antonino Zichichi.

Alle 18:45 il percorso proseguirà con la visita alla chiesa di San Pietro della Diocesi di Trapani e al Museo Cordici, dove è appena stata inaugurata la mostra “Niki Berlinguer, la signora degli arazzi”. La passeggiata culturale si concluderà alla Matrice di Erice (Real Duomo), dove a fine giugno alcune opere di Philip Colbert verranno collocate sulle Mura Ciclopiche dell’VIII secolo a.C.La giornata si concluderà all’Istituto Wigner-San Francesco con un concerto per pianoforte alle ore 20:00, eseguito dal giovane virtuoso Pyotr Akulov.La visita del Ministro Giuli rappresenta un’occasione significativa per celebrare la caratura internazionale di Erice e della Fondazione Ettore Majorana e per raccontare una Sicilia di eccellenza, fatta di cultura, ricerca e bellezza.

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Premiati gli studenti del concorso su Costanza d’Altavilla

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Palermo – Consegnati a Sala d’Ercole 25 premi alle scuole della provincia di Palermo  Palermo – Quattro tele che raffigurano la regina normanna, Costanza d’Altavilla, ispirate alla pop art di Andy Warhol. Una ricostruzione del famoso quadro di Raffaello, La scuola di Atene, con protagonisti gli studenti nelle vesti di donne che hanno fatto la storia.

E ancora, una canzone rap con un testo ideato dai ragazzi, un podcast e altri filmati sul tema dell’emancipazione femminile. Sono solo alcuni dei progetti che hanno vinto il concorso “Costanza d’Altavilla. Donne e potere” promosso per la prima volta dalla commissione per la Vigilanza sulla biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta dall’onorevole Marianna Caronia, incentrato sulla figura dell’imperatrice.

Oggi la premiazione a Sala d’Ercole, alla presenza delle deputate della commissione Marianna Caronia (presidente), Roberta Schillaci e Valentina Chinnici, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del direttore del servizio della Biblioteca, Michele Balistreri, del direttore del servizio delle commissioni e capo ufficio del servizio della biblioteca e dell’Archivio storico dell’Ars, Laura Salamone, oltre ai componenti della commissione giudicatrice, ai rappresentanti degli studenti e ai referenti scolastici del progetto.

“E’ la prima volta che la Biblioteca dell’Ars si fa promotrice di un concorso dedicato agli istituti scolastici, nell’ottica dell’apertura alla società civile e al mondo dell’istruzione e della cultura – spiega la presidente Marianna Caronia -. Il progetto vuole essere un’occasione per scoprire una figura chiave della Sicilia medievale, Costanza d’Altavilla, madre di Federico II, regnante in sua vece per alcuni anni. Allo stesso tempo, abbiamo voluto far riflettere gli studenti sul rapporto tra donne e potere nel corso dei secoli e sul cammino delle donne verso l’effettiva parità di genere.

Con lo stesso obiettivo – ha sottolineato – la biblioteca ha pubblicato un volume dal titolo “Lettera a Costanza”, presentato l’8 maggio a Palazzo Reale e portato al Salone internazionale di Torino”.“Tengo moltissimo alla mia professione di insegnante e quest’Aula è sempre stata aperta agli studenti delle nostre scuole. La partecipazione al concorso è stata straordinaria”, ha detto l’onorevole Valentina Chinnici. Roberta Schillaci ha esortato gli studenti ad avvicinarsi alla politica, “perché la politica decide ogni aspetto delle vostre vite. Mi auguro, infine, che qualcuno di voi possa sedersi su questi scranni”.   

Il concorso ha coinvolto 22 istituti scolastici della provincia di Palermo. Il bando è stato pubblicato sul sito dell’Assemblea e rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e a tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado della provincia, con la collaborazione dell’Ufficio VIII Usr – Ambito territoriale di Palermo. Per assicurare la più ampia gamma di espressioni letterarie, artistiche e culturali, il bando prevedeva che gli elaborati fossero realizzati in forma scritta (prosa o versi), audio/video o figurativa. Nell’ambito degli istituti partecipanti, la commissione giudicatrice ha scelto di premiare le classi, per promuovere il lavoro di squadra e la capacità di lavorare in gruppo.Su un totale di 46 elaborati, la commissione ha assegnato 25 premi in denaro (da usare per attività culturali), attribuiti ad altrettante classi, che hanno partecipato per le categorie previste: opere grafico-figurative (quadri, tele, cartelloni), prodotti multimediali (podcast, video, audiovisivi) ed elaborati scritti (prosa e poesia). 

In particolare sono stati premiati: 11 elaborati grafici o figurativi; 9 prodotti multimediali; 5 elaborati in forma scritta.  Tra quelli multimediali che hanno vinto ci sono anche una canzone il cui testo è stato ideato dai ragazzi, un podcast, altri filmati sul tema dell’emancipazione femminile o volti ad approfondire la figura dell’imperatrice, sotto il profilo storico, culturale e di riflessione sul ruolo delle donne in rapporto al potere.

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Sanità: divario Nord-Sud, la CNA Pensionati Sicilia presenta i dati

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Palermo – In occasione dell’Assemblea Quadriennale Elettiva Regionale di CNA Pensionati Sicilia, che si toene oggi al San Paolo Palace. Viene presentata la ricerca nazionale sulla sanità e la terza età, realizzata da CNA Pensionati Nazionale in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne di Unioncamere e con il professore Elio Borgonovi dell’Università Bocconi di Milano. 

Lo studio, che ha coinvolto oltre 10.000 pensionati in tutta Italia, evidenzia in modo chiaro il divario esistente tra il sistema sanitario nazionale e quello siciliano, sia in termini di livelli assistenziali, cure disponibili che qualità delle prestazioni. Un’analisi fondamentale per comprendere le criticità e individuare soluzioni concrete a tutela dei diritti dei pensionati. 

I lavori si apriranno con i saluti e l’introduzione di Raimondo Augello, Presidente Regionale CNA Pensionati Sicilia. Subito dopo la presentazione della Ricerca sulla Sanità e Terza Età: dati Sicilia da parte di Mario Filippello, Segretario Regionale CNA Pensionati Sicilia. Seguiranno gli Interventi di Rosario Alescio, Amministratore Delegato Sisifo, Ignazio Del Campo, Direttore ASP Palermo, Calogero Leanza, Componente VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari ARS, Gaspare Vitrano, Presidente III Commissione Attività Produttive ARS.

Concludono Piero Giglione, Segretario Regionale CNA Sicilia – Coord. Area Sociale CNA Nazionale e Giovanni Giungi, Presidente Nazionale CNA Pensionati.

Al termine dei lavori si svolgeranno i rinnovi quadriennali delle cariche statutarie. 

L’assemblea rappresenta un momento cruciale per discutere le priorità dei pensionati siciliani, alla luce dei dati emersi dalla ricerca, e per rilanciare proposte che garantiscano servizi più equi ed efficienti.

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Legge sicurezza: cosa prevede

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Il decreto sicurezza del governo Meloni ha ottenuto il via libera definitiva del Senato con 109 voti favorevoli, 69 contrari e una astensione, diventando così legge della Repubblica. Il provvedimento-bandiera del centrodestra, già approvato dalla Camera il 29 maggio scorso con la fiducia, doveva essere convertito entro il 10 giugno per non decadere. Durante la votazione finale, tra le proteste dell’opposizione – con senatori seduti a terra davanti ai banchi del governo – la maggioranza ha blindato il testo ricorrendo nuovamente alla fiducia, impedendo l’esame di oltre 900 emendamenti.

Il decreto, voluto fortemente dalla Lega di Salvini e da Fratelli d’Italia, introduce quattordici nuovi reati e diverse aggravanti, rafforzando l’approccio italiano alla sicurezza pubblica nel segno di una linea più dura su ordine pubblico e immigrazione. Il provvedimento ha scatenato dure critiche  dalle opposizioni italiane e da organizzazioni come Antigone, Human Rights Watch e un gruppo di esperti Onu per i diritti umani, secondo cui la nuova legge rappresenta “il più grave attacco alla libertà di protesta degli ultimi decenni” e rischia di colpire in modo sproporzionato minoranze razziali, migranti e rifugiati, sollevando timori per possibili discriminazioni e violazioni dei diritti fondamentali.

Con il disegno di legge “Sicurezza” il governo voleva introdurre una trentina tra nuovi reati, aggravanti, sanzioni e ampliamenti di pena, quasi tutti finiti nel decreto “Sicurezza”.

Per esempio, il decreto introduce il reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” e il reato di “rivolta all’interno di un istituto penitenziario”, che punisce anche i comportamenti di resistenza passiva. Il testo, poi, inasprisce le pene per chi blocca una strada con il proprio corpo, per chi fa accattonaggio o danneggia cose pubbliche durante le manifestazioni che si svolgono in un luogo pubblico o aperto al pubblico.

 Vengono rese più severe le regole per il cosiddetto “Daspo urbano”, cioè il divieto di accedere a luoghi pubblici che può essere disposto dai sindaci o dalle autorità di pubblica sicurezza nei confronti di singoli cittadini.In più, vengono inasprite le pene per chi commette violenze contro i pubblici ufficiali, con aggravanti specifiche se le vittime dei reati sono forze dell’ordine.

In proposito, il decreto prevede la possibilità per gli agenti di polizia di usare le bodycam, microtelecamere da apporre sulle divise mentre sono in servizio.

Il provvedimento riconosce anche un beneficio fino a 10 mila euro per assistere legalmente gli agenti coinvolti in vicende giudiziarie.

Il decreto “Sicurezza” stabilisce che le donne condannate incinte, o con figli sotto l’anno d’età, scontino la pena un Istituto a custodia attenuata per detenute madri (ICAM), mentre per le madri con figli tra uno e tre anni potrà essere disposto il trattenimento in carcere. 

Un’altra norma contestata è quella che vieta la vendita delle infiorescenze della canapa, anche lavorate, sebbene resti consentita la produzione agricola dei semi. Rispetto al disegno di legge “Sicurezza”, il decreto è meno rigido, ma punta comunque a impedire l’uso ricreativo della cannabis light, quella con una bassa percentuale di tetraidrocannabinolo (THC).Il decreto “Sicurezza” prevede inoltre restrizioni per i migranti che vogliono acquistare SIM telefoniche: dovranno mostrano al negoziante una copia del permesso di soggiorno o del passaporto o di un documento di viaggio equipollente o di un documento di riconoscimento che siano in corso di validità. In precedenza, il disegno di legge “Sicurezza” obbligava i migranti a mostrare una copia del permesso di soggiorno, impedendo così ai migranti irregolari di comprare una SIM.

Il provvedimento voluto dal governo Meloni amplia i reati che possono essere “scriminati” – cioè non punibili – se compiuti dagli agenti dei servizi segreti durante operazioni autorizzate. Questo intervento, criticato da diversi parlamentari all’opposizione e da alcuni familiari delle vittime di terrorismo, è stato giustificato dal governo con esigenze operative nella lotta al terrorismo.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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