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Il Pd presenta le sue proposte sulla riforma sanitaria

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Palermo – Si è tenuta la direzione regionale del PD Sicilia, in cui si è discussa la situazione politica attuale e gli sviluppi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, dalle amministrative alle regionali del prossimo autunno.

In quell’occasione è stato presentato da Marco Andaloro, membro della direzione regionale del PD, un documento, condiviso con numerosi attivisti della provincia di Caltanissetta e con tanti operatori sanitari, contenente alcune proposte per giungere a una riforma della sanità regionale

Sono stati rappresentati due importanti problemi: la presenza della politica nelle decisioni che riguardano tutti i livelli della sanità, come la nomina dei Direttori Generali delle strutture, e la necessità di una riforma globale.

Mentre un giovane neolaureato per accedere a un qualsivoglia impiego di funzionario pubblico è tenuto a sostenere in genere tre prove d’esame (due scritte e una orale), oltre a un’eventuale prova preselettiva e alla valutazione dei titoli, per diventare direttore generale in sanità pubblica, invece, basta una valutazione dei titoli e un colloquio orale per entrare in un elenco scelto poi dal Presidente della Regione. La scelta, che spesso passa come una prova concorsuale, è invece una nomina di chiara matrice politica.

Il Partito Democratico deve svolgere il proprio ruolo di forza moderata ma riformatrice. Per questo motivo, per prima cosa, con il documento esposto in direzione regionale è stato chiesto ai numerosi rappresentanti all’ARS presenti di intraprendere una riforma del sistema di nomine dei dirigenti della sanità pubblica che vedano premiare, a tutti i livelli, il merito e le competenze.

In secondo luogo, è stato proposto di iniziare un percorso condiviso con gli operatori sanitari e attraverso gli strumenti partecipativi quali le agorà democratiche, affinché si giunga all’elaborazione di una riforma organica della sanità regionale. L’obiettivo è quello di puntare a una maggiore qualità dei servizi, ad assunzioni di personale, a investimenti strutturali e al potenziamento della rete territoriale. In questo senso diventa essenziale la programmazione attraverso i fondi del PNRR.

Su questo tema, su cui il PD si sta impegnando coinvolgendo anche gli amministratori locali, è ormai evidente l’impreparazione del governo Musumeci che non è in grado di mettere in campo una vera programmazione. Emblematico quanto sta accadendo sulle case di comunità: prima le asp locali richiedono ai Comuni di individuare i terreni su cui dovrebbero sorgere, poi però l’Assessorato Regionale comunica di imperio, senza alcuna collaborazione e analisi dei bisogni locali, i siti prescelti.

Non possiamo permetterci di sprecare l’ennesima occasione di rilancio. Riteniamo quindi che lo stop alle nomine politiche e una seria riforma organica della sanità regionale siano determinanti per offrire un servizio serio ed adeguato ai nostri concittadini, nonché fornire gli strumenti giusti agli operatori sanitari in prima linea.

Il documento, approvato all’unanimità dalla direzione regionale, ci spinge adesso a un importante lavoro sui territori per realizzare le nostre proposte.

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