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Il Prefetto incontra i lavoratori dei Consorzi di Bonifica di Gela e Caltanissetta

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Stamattina si è svolto, davanti la Prefettura di Caltanissetta, un Sit-in dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica di Caltanissetta e di Gela, durante il quale una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Dott.ssa Chiara
Armenia, che ringraziamo per la disponibilità e l’ attenzione dimostrata, alla quale sono stati rappresentati le criticità e le problematiche in cui versano i due Consorzi della nostra provincia. Partendo dalle criticità dei
Consorzi di Bonifica. Il 13 giugno scorso si è tenuto l’Attivo Unitario Regionale dei Consorzi di Bonifica della Sicilia che ha messo in luce, nel partecipato dibattito, una serie di discrasie legate a tre temi fondamentali:
la mancata riqualificazione di tutto il personale; lo scorrimento delle graduatorie ex art. 60 (turn-over) L. R. 9/2021; situazioni di criticità nei singoli consorzi mandatari e mancato pagamento degli stipendi
“Il dibattito ha evidenziato la mancata riqualificazione di tutto il personale – dicono I rappresentanti di Fai Cisl Flai Cgil Filbi Uil rispettivamente Carmelo Cimino Giuseppe Randazzo Giovanni D’Angelo –

bloccata dai Commissari a seguito
dell’azione messa in campo dal governo regionale su denuncia di un sindacato dei dirigenti regionali, senza una seria considerazione sul destino professionale dei lavoratori degli attuali Consorzi e senza provare in alcun modo a porre rimedio per i contenziosi in essere o potenziali.
Abbiamo messo in campo tutte le possibili opzioni per dare seguito agli accordi presi in Cabina di Regìa riguardo appunto al tema della riqualificazione ma è ora di dire basta.
E’ stata evidenziata con forza non solo l’insufficienza delle risorse per il finanziamento del turn-over ex
art.60 L.R. 9/2021 ma anche l’assurdità della norma che blocca le assunzioni fino al 31 dicembre 2022 e
vanifica l’utilizzo delle poche risorse appostate in bilancio per le assunzioni nel 2022. Come è possibile che
nella stessa Legge di bilancio in un articolo vengono inserite le risorse per attuare il turn-over, tra l’altro già
iniziato nel 2021, e in un articolo successivo si bloccano tutte le assunzioni. Infatti la nota del dirigente del
settore 4 – Infrastrutture, irrigazione ed Enti Vigilati, Dott. Viola è palesemente in contrasto con l’articolo 13
comma 57 della L.R. 13 del 25 maggio 2022.
Sono state, altresì evidenziate situazioni di criticità da parte di diversi Consorzi mandatari: il forte
indebitamento nei confronti sia di terzi fornitori, sia del personale dipendente, che con continue procedure di
pignoramento non permettono il pagamento degli stipendi. Siamo inoltre fortemente preoccupati per ulteriori
ritardi determinati dal passaggio dei consorzi dal dipartimento sviluppo rurale al dipartimento agricoltura. A
questo si sommano le mancate riqualificazioni che hanno prodotto e continuano a produrre contenziosi con
nocumento sia per i lavoratori che per l’amministrazione consortile. Ovviamente il tema del destino dei
lavoratori non è il solo punto di caduta della crisi dei Consorzi di Bonifica della Sicilia perché altri fattori frappongono ad una vera riforma che metta fine ai disservizi e alla mancanza di risorse per il loro funzionamento e al pagamento degli stipendi dei lavoratori.
Troppe lacune che riguardano le reti di distribuzione, la scarsa manutenzione negli invasi, il mancato introito dei canoni dei consorziati, fanno si che che i Consorzi di Bonifica non riescono a fornire quel servizio che fa
la differenza tra una agricoltura competitiva anche riguardo alla qualità dei prodotti in Sicilia.
I 31 progetti bocciati dal PNRR mettono fine a quella che poteva essere una stagione di cambiamento per l’agricoltura siciliana e soprattutto per una buona occupazione, finanziando tutte quelle opere Infrastrutturali
proprie di un consorzio di bonifica, a servizio dell’agricoltura ma anche di salvaguardia del territorio. Ma mettono fine anche alla politica del Governo regionale che di fatto ha sancito la fine dei Consorzi in Sicilia.
E nei tempi supplementari della legislatura vorrebbe approvare un’altra riforma che apparirebbe come una
boutade elettorale piuttosto che come un vero riordino dei Consorzi di Bonifica, soprattutto se venisse approvata senza tener conto delle istanze e dei bisogni dei lavoratori e senza un serio confronto con chi i
lavoratori li rappresenta.
Dopo aver rappresentato il quadro generale abbiamo evidenziato la criticità del Consorzio di Bonifica 5 di
Gela che ad oggi a maturato 5 mesi di arretrati nel pagamento dello stipendio creando enormi difficoltà ai
lavoratori e alle loro famiglie, molti delle quali monoreddito, che ogni giorno devono affrontare le difficoltà
nel poter soddisfare i propri bisogni, affrontare gli aumenti indiscriminati di tutti i beni primari.
La situazione del Consorzio di Bonifica di Caltanissetta comincia ad evidenziare difficoltà che fino ad ora,
vista la solidità dello stesso, non si erano visti. Infatti siamo a “soli” due mesi di ritardo nei pagamenti.
Siamo fortemente preoccupati per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica e In
mancanza di risposte serie, da parte del Governo Regionale e in particolar modo dell’Assessorato
all’Agricoltura, abbiamo annunciato a S.E. Il Prefetto, saranno attivate le procedure di raffreddamento
previste dalla normativa per la proclamazione dello sciopero. In particolar modo se non dovessero portare
alla risoluzione dei problemi che hanno creato e creano giornalmente enormi tensioni tra i lavoratori,
comunichiamo sin da adesso, che dal 4 luglio si attueranno:
blocco degli straordinari, blocco della reperibilità, svolgimento attività lavorativa esclusivamente per
le mansioni come da impegno contrattuale con conseguente blocco delle mansioni superiori poiché non
riconosciute e non pagate, revoca disponibilità utilizzo del mezzo personale per lo svolgimento dei
servizi d’Istituto e proclamazione dello sciopero generale.

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