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Il presidente Legname: “l’aggressione a Di Pietro è vendetta verso l’antiracket”

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Per il presidente dell’associazione antiracket Salvino Legname dietro la brutale aggressione ai danni del socio Nunzio Di Pietro potrebbe esserci una vendetta ai danni dell’associazione antiracket. Tra un paio di giorni ci sarà un incontro con il Prefetto. Ma ecco cosa scrive il presidente Legname alle istituzioni.

“Care Istituzioni, perché sta accadendo tutto questo? perché ci state trattando da criminali che vanno combattuti e ridotti alla resa? Eppure fino ad alcuni mesi fa, facevate dichiarazioni che ci lusingavano e partecipavate agli incontri da noi organizzati, per rendere ancora più forte il legame e l’azione collaborativa, a favore della legalità, della giustizia, della verità, della libertà e della democrazia. Insieme a voi si é riusciti a ridurre la prepotenza mafiosa e criminale dei nostri territori, oltre che siamo riusciti a convincere qualche centinaio di imprenditori e commercianti a denunciare con coraggio, grazie alla fiducia acquistita in noi ed in voi, che siete apparato dello stato e portatori di giustizia. Infatti, grazie a voi ed a noi, i cittadini hanno trovato forza, coraggio e determinazione, costringendo i criminali che da sempre hanno tagliegiato i nostri territori a desistere, nel continuare ad opprimere i tanti operatori economici della nostra Gela, e di altre cittadine siciliane. Sapete bene, che la mafia, ha sempre cercato di opprimere la dignità di tanti cittadini perbene, ed insieme a voi abbiamo combattuto e vinto tante battaglie, ed è per questo motivo che abbiamo sempre cercato con fiducia, la vostra vicinanza e la vicinanza dei mass media, affinché la lotta contro il male diventasse cultura per i nostri martoriati territori. Ora é accaduto qualcosa di inaccettabile e pericoloso, il nostro caro associato ed amico Nuccio Di Pietro, che ha subito una tragica e violenta rapina, da parte di vigliacche bestie feroci, che si sono cimentate a pestarlo a sangue, con tutto l’accanimento possibile, ci fa pensare ad un’azione di vendetta mafiosa nei confronti della nostra Associazione Antiracket, ed é per questo motivo che vi invitiamo a riflettere, per potere evitare il peggio. Ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto, per l’invito inoltratoci, invitandoci ad incontrarlo tra un paio giorni, e finalmente avremo modo di chiarirci, che la battaglia che abbiamo portato avanti in questi ultimi tempi, è stata mirata a nome della libertà, della democrazia, della verità e della giustizia, che da sempre ci ha contraddistinti”

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