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Il prof.Mulè si rivolge al vescovo:”l’icona della Madonna d’Alemanna sia restituita al santuario”

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Il prof Nuccio Mulè con una lettera si è rivolto al vescovo di Piazza Armerina mons.Rosario Gisana sulla situazione inerente all’icona bizantina della Madonna Maria Ss. d’Alemanna che da tempo si trova ubicata presso la Chiesa Madre di Gela nonostante le reiterate richieste di farla ritornare alla sede originaria del Santuario al Villaggio Aldisio, come da antichissima tradizione.

Infatti, si è arrivati a stabilire che a Gela questo luogo di culto fu istituito a partire dal 1200 in tardo medioevo, quasi in parallelo con fa fondazione federiciana di Gela (allora Heraclea), ed edificato sullo stesso sito di un precedente santuario di epoca greca del VII-VI secc. a.C. dedicato a Demetra e Kore.


“Si vuole ricordare – continua – che questo luogo di culto mantiene ancora intatta una botola dove nel 1476 fu dissotterrata, casualmente da un contadino che arava la terra, l’icona bizantina di Maria Ss. d’Alemanna (salvata precedentemente dalla furia iconoclasta dell’islam) che rimase nel Santuario fino agli anni Trenta prima del suo indebito e immotivato trasferimento.
Il Santuario dopo tutta una serie di vicissitudini, che a patire dal XIII secolo lo hanno visto alternativamente diroccato e ricostruito per ben cinque volte, grazie anche alla richiesta di un comitato cittadino è stato riaperto, con la benevola e opportuna autorizzazione di codesta Diocesi, alla fruizione popolare nel 1985.
L’indebita detenzione e la non restituzione del quadro della Madonna d’Alemanna, continuano purtroppo fino ad oggi e ciò, a parere dello scrivente, non è corretto, non fosse altro per il dovuto rispetto religioso di un’antica tradizione identitaria che vedeva il quadro della Vergine in pianta stabile al Santuario”

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Attualità

Domani festa dedicata a San Giuseppe

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E’ il padre putativo di Gesù. Un uomo lavoratore scelto per la paternità eletta del Cristo.

Un momento importante per la comunità cittadina è la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore, organizzata dalla Chiesa di Sant’Agostino.

Il triduo iniziato il 1 maggio, è stato dedicato a coloro che hanno preparato le Cene, alle famiglie e ai disoccupati. Domani, 4 maggio, festa esterna di San Giuseppe, le Sante Messe saranno alle ore 9.15, 10.30 e 12.00. Alle ore 10.00 inizierà la caratteristica “Asta di San Giuseppe” in Piazza Sant’Agostino e alle ore 16.00 il tradizionale gioco della pentolaccia “U jocu do jadduzzu”.

Alle ore 18.30 si snoderà la processione dell’antico simulacro di San Giuseppe nelle strade della Città. Verso le ore 22.00, inizierà lo spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo Patriarca, sposo della Vergine Maria e patrono della Chiesa che prega per il suo nuovo Papa, successore di San Pietro, che in questa settimana sarà eletto.

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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