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Flash news

Il sindaco al commissario di Forza Italia: “le sue accuse sono cervellotiche e grossolane”

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Non si placa lo scontro a distanza tra il sindaco e gli ex alleati di Forza Italia. Alle accuse del commissario forzista controbatte il primo cittadino che le definisce “cervellotiche” e “grossolane”.

“Le dichiarazioni del commissario di FI Pepe oltre che infondate, denotano scarsa sensibilità e mancanza di rispetto verso gli altri. Le sue accuse, superficiali e grossolane, danno la misura del degrado politico in cui versa la nostra città. Chi appartiene ad un partito politico come F.I. che, dell’eleganza e dello stile, ne ha fatto sempre una bandiera, dovrebbe usare molta cautela prima di rilasciare interviste dai toni e dai contenuti inaccettabili” – esordisce il sindaco.

“Si chiede, oggi, se la città è sporca? Perché non ci dice- sottolinea Greco – quale è stato il suo apporto in quasi quattro anni di maggioranza? Con quale coraggio può affrontare questi argomenti, quando i suoi consiglieri hanno votato contro il Pef, quella delibera cioè che consente di far partire un nuovo servizio con altra società in sostituzione della Tekra? La vicenda dei rifiuti, complessa e difficile, non può essere banalizzata da certe dichiarazioni strampalate, in quanto attorno a questo servizio sono girati e continuano a girare cospicui interessi su cui è impegnata ad indagare la magistratura. Non si può infatti dimenticare che ben due gare pubbliche e due procedure negoziate sono andate deserte, così come non si può non sottolineare che tutti quei milioni di euro spesi per i servizi aggiuntivi, non solo hanno pesato sulle casse comunali, ma hanno anche rappresentato una situazione oggetto di indagini e di processi penali. La vicenda poi legata ai finanziamenti persi per l’edilizia scolastica, ha dell’incredibile. Come si possono affrontare questi argomenti e muovere certe cervellotiche accuse, quando a reggere l’assessorato alla pubblica istruzione è stata per tanti anni un esponente del suo partito?”

“Di fronte a tanta irrazionalità sorge il sospetto che il commissario Pepe si sia lasciato prendere la mano da una certa attitudine ad offendere a discapito del buon senso e del rispetto della verità. Riguardo poi alle sue valutazioni politiche, non prive di riferimenti anche personali, preferirei non rispondere, soprattutto per non correre il rischio di scadere in polemiche di basso livello che non mi appartengono. Non posso tuttavia non ricordare all’insigne personaggio politico che, difendere a spada tratta un deputato forestiero (non si sa bene per quale motivo), non rappresenta un buon biglietto da visita”- conclude il sindaco.

Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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