Il supermercato per vendere la droga: scatta l'operazione 'Piramide'
Fatta la legge, trovato l’inganno. Il mercato della droga non si ferma davanti a nulla. Neanche davanti al rischio dell’apocalisse. La pandemia era ancora nel pieno del suo svolgimento; il mondo era i...


Fatta la legge, trovato l’inganno. Il mercato della droga non si ferma davanti a nulla. Neanche davanti al rischio dell’apocalisse. La pandemia era ancora nel pieno del suo svolgimento; il mondo era in lockdown eppure i trafficanti pensavano al commercio. E dove potevano smerciare visto che tutte le attività erano chiuse? Nei supermercati che erano gli unici esercizi rimasti attivi. E’ stato lì che sono state registrate le consegne di stupefacente e da lì è partita l'inchiesta, proprio in tempo di lockdown da Covid e i supermercati erano gli unici luoghi che si potevano frequentare con l’autocertificazione. E nei supermercati le telecamere esterne hanno registrato lo spaccio. Stamattina la conferenza stampa tenuta per illustrare i dettagli dell'operazione antidroga "Piramide”.
"Sono stati segnalati alla Prefettura o raggiunti da misure cautelari sia uomini che donne giovanissimi e di mezza eta'. Il fenomeno non riguarda soltanto i ragazzi" - ha detto il capitano Alberto Giordano, a capo del Nor della compagnia dell'Arma di Agrigento.
"Fiumi" di cocaina e hashish in tutta la provincia di Agrigento ed alcuni comuni del nisseno ed è scattata l'operazione "Piramide"
Stanotte sono stati impegnati 150 carabinieri di Agrigento, con il supporto dei militari di Caltanissetta, Palermo, Catania, Ragusa e Siracusa. Un dispositivo massiccio per raggiungere i 26 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare. L'inchiesta e' iniziata nel maggio del 2019 ed e' durata poco meno di un anno ed ha permesso di individuare chi si doveva occupare dell'approvvigionamento degli stupefacenti, chi doveva spacciare al dettaglio".
Sette sono gli indagati posti agli arresti domiciliari. "Abbiamo voluto abbassare questa crescente volonta' di appropriarsi del territorio, ma anche il nostro desiderio di essere i tutori di qualsiasi parte del territorio e non lasciare mai delle zone d'ombra - ha aggiunto il maggiore della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento Marco La Rovere - dimostrando che lo Stato c'e'. Abbiamo dimostrato quindi che da Agrigento, Favara e Canicatti' fino ai paesi del Nisseno, nessun territorio viene trascurato".