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Karìbu. Lo Zambia, una donna, una grande avventura: presentazione del libro di Cristina Fazzi e Lidia Tilotta

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La vita di Cristina Fazzi in un libro scritto a quattro mani con Lidia Tilotta.

Cristina Fazzi è medico ennese che dal 2000 vive in Zambia, dove ha fondato la Ong Twafwane association. Gestisce progetti umanitari socio-sanitari in una vasta area del Paese, dai villaggi più remoti alle baraccopoli delle grandi città. Nel 2013 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

“La pietanza fondamentale della dieta nello Zambia rurale è la polenta di mais bianco, lo nshima – racconta la dottoressa Cristina Fazzi nel libro dal titolo Karìbu. Lo Zambia, una donna, una grande avventura, scritto a quattro mani dalla stessa Cristina Fazzi con la giornalista Rai Lidia Tilotta. È l’elemento principale del pasto. Poi c’è la verdura, rigorosamente cotta perché consumarla cruda vorrebbe dire esporsi al rischio di contaminazioni. Foglie di rapa, spinaci, cavolo verza, pomodori, ortaggi simili alle nostre melanzane e zucchine. Cucinati con aglio, cipolla e olio di semi. L’olio, il sale, lo zucchero, vengono venduti in buste di plastica molto piccole perché sono preziosissimi e devono essere utilizzati con grande parsimonia. Quando si può, a completare il pasto c’è l’alimento proteico. Il massimo è il pollo cucinato sbollentato e poi fritto. Nei giorni di grande festa anche la carne di mucca o di capra. Poi c’è il pesce d’acqua dolce pescato nei laghi e nei fiumi che attraversano lo Zambia. Pesce che viene essiccato per permetterne la conservazione. Nei mercati, per le strade, si trova ovunque. Lo mettono in acqua e poi lo soffriggono in padella col pomodoro. Anche la carne viene fatta essiccare se non la si consuma subito. Non esistono i frigoriferi e non ci si possono permettere sprechi”.
La vita straordinaria e il lavoro di Cristina Fazzi, mamma, medico, donna fuori dal comune, sospinta da una forza incredibile. Lasciata Enna nel 2000 per trasferirsi momentaneamente nello Zambia, Cristina sarebbe dovuta rientrare in Italia dopo sei mesi, invece non è più tornata e da allora ha realizzato progetti impensabili in un’area vastissima del Paese, portando medicinali, vaccinando e visitando decine di migliaia di bambini; realizzando pozzi e strutture sanitarie; lottando contro la malnutrizione; scontrandosi con pregiudizi e superstizioni per combattere l’ignoranza e malattie come l’Aids. ’incontro con le autrici organizzato per il prossimo venerdì 13 gennaio a Piazza Armerina presso il Salone Caritas, salita S. Anna 10, ore 16,30. Introduce S.E. Mons. Rosario Gisana, conduce Rino Realmuto, intermezzo musicale a cura del duo “Taverna Umberto I”.

Le autrici

Cristina Fazzi, medico, dal 2000 vive in Zambia, dove ha fondato la Ong Twafwane association. Gestisce progetti umanitari socio-sanitari in una vasta area del Paese, dai villaggi più remoti alle baraccopoli delle grandi città. Nel 2013 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. È la prima single alla quale è stata riconosciuta in Italia, dopo una battaglia durata tre anni, l’idoneità genitoriale accertata all’estero del figlio Joseph. Con lei e Joseph vivono altri sette figli in affido. In Italia, per sostenere i suoi progetti è nata, a Enna, sua città natale, l’associazione Jatu.

Lidia Tilotta, scrittrice e giornalista, è caposervizio della Tgr Sicilia, la testata regionale della Rai. È tra i curatori della rubrica Mediterraneo (Rai3), di cui è stata anche conduttrice e inviata in Tunisia, Marocco, Cipro e Grecia, dove ha realizzato inchieste e reportage. Nel 2016 ha scritto con Pietro Bartolo Lacrime di sale (Mondadori), tradotto in quindici lingue.

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