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L’ appello ad educare i cittadini a non sporcare

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Il Servizio sociale non significa solo assistenza alle utenze più fragili ma anche definizione di percorsi orientati al dovere civico e che possano tradursi in un cambiamento interiore: lo sostiene un operatore sociale Marco Di Dio che di sua iniziativa e senza l’aiuto di nessuno nei giorni 14, 17, 19, 23, 25 e 26 giugno sette sacchetti contenenti plastica, lattine, carta e anche vetro sulla spiaggia del Lungomare di Gela, in diversi punti di ritrovo ed intorno ad un’area lunga circa 5 km.  < Il problema della pulizia non risiede solo nell’impegno delle ditte incaricate di svolgere tale servizio di rimozione dei rifiuti – commenta – ma nell’evidente mancanza di rispetto verso l’ambiente da parte di chi, in qualità di cittadino, dovrebbe mantenere pulito il luogo dove staziona per ore e consuma il proprio pasto. In sei giorni sono riuscito a togliere dalla sabbia più di 200 bottiglie e 60 bicchieri, per non parlare dei tanti involucri di patatine e gelati disseminati in ogni angolo della zona intorno agli scogli. Credo che bisogna lavorare sull’educare i cittadini a modificare le  abitudini errate

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