La Cgil lancia l'allarme sul Pnrr: manca la progettualità

Alla presenza del Segretario Generale CGIL Sicilia Alfio Mannino e della Segretaria Generale CGILdi Caltanissetta Rosanna Moncada si è svolto il Direttivo Provinciale CGIL di Caltanissetta.Tanti i tem...

A cura di Redazione Redazione
20 dicembre 2021 17:48
La Cgil lancia l'allarme sul Pnrr: manca la progettualità -
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Alla presenza del Segretario Generale CGIL Sicilia Alfio Mannino e della Segretaria Generale CGIL
di Caltanissetta Rosanna Moncada si è svolto il Direttivo Provinciale CGIL di Caltanissetta.
Tanti i temi in discussione che hanno visto un confronto ricco che ha coinvolto il gruppo dirigente
della CGIL di Caltanissetta l’indomani dello Sciopero Generale di CGIL e Uil sulla manovra finanziaria.
Un analisi chiara e ben precisa quella consegnata al direttivo della Cgil che ritaglia precise responsabilità al Governo Nazionale e Regionale per le politiche che stanno mettendo in campo e
che non rispondono ad esigenze reali di ricostruzione e di ripresa del nostro Paese.
Una mancanza di prospettiva per il futuro occupazionale del nostro Territorio in termini anche di
politiche industriali e di sviluppo economico e soprattutto con la grande assenza del Mezzogiorno .
"Al netto del 40%delle risorse del PNRR destinate al mezzogiorno ,di fatto , non stiamo assolutamente toccando nulla. - si legge in una nota del segretario generale Moncada - Basti pensare alla incapacità progettuale e di programmazione e
anche a precise scelte politiche su la scelta di criteri che favoriscono il nord del nostro Paese ;come
quello legato alla spesa storica per assegnare i fondi per gli l'asili nido.
Risulta abbastanza chiaro che in base a quel criterio le risorse andranno di piu al centro nord che al
mezzogiorno cosi come le risorse sulle politiche della transizione ecologica e digitale.
Non c’è alcun dubbio cosi come rappresentato dal Segretario Generale Alfio Mannino che dobbiamo
continuare a mettere in campo una serie di mobilitazioni perché bisogna accendere i riflettori sulla
condizione economica e sociale del nostro territorio perché altrimenti rischiamo di veder ancora di
più mortificata la condizione di migliaia di lavoratori, di giovani ,donne e pensionati e soprattutto
perché è messa in discussione la tenuta democratica nella nostra Regione.
Abbiamo il dovere e la responsabilità di coinvolgere quelle ampie fette di popolazione che ormai
guardano alle istituzioni con grande diffidenza perché si sentono tagliati fuori da qualsiasi processo
di e da qualsiasi processo di crescita di sviluppo dei diritti di cittadinanza".

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