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La Farc&C all’Ordine dei medici: “così si disorientano i pazienti oncologici”

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Al Consorzio universitario di Caltanissetta si svolge domani un corso di formazione sul tumore alla mammella rivolto ai medici di famiglia e organizzato dall’ Ordine dei medici di Caltanissetta.

Leggendo il programma del corso , Angela Lo Bello presidente di Farc&C associazione che opera all’Oncologia del Vittorio Emanuele nota che c’è qualcosa che non va e scrive una lettera al Presidente dell’ordine dei medici.Questo il testo: 

“Gent.mo Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Caltanissetta, l’Associazione FARC&C che ho l’onore di coordinare, ha tra gli obiettivi statutari combattere il disorientamento dei pazienti oncologici e loro familiari. Questo è il motivo per cui abbiamo pensato di doverle scrivere, perché il Corso del 3 marzo a Caltanissetta per come è stato impostato crea confusione. La sua scacchiera si chiama Breast Unit ed è grande quanto tutta l’ASP. Si arriva allo scacco matto attraverso un gioco (lavoro) di tutti i pezzi, pure gli oncologi di Gela, ma si chiama multidisciplinarietà. Le regole degli scacchi, sono scritte e si chiama PDTA. Se lei non vuole riconoscere quanto deciso dagli accordi tra Stato e Regione, quanto istituito con decreto assessoriale nel 2017, che la Breast Unit per la casistica è allocata a Gela, è un problema solo suo, ma diventa di tutti quando dall’alto della sua figura di Presidente dell’OMCEO di Caltanissetta: super partes, prova a centralizzare, misconosce quanto sopra e disorienta l’opinione pubblica sulle possibilità di accesso alle cure nel territorio della nostra Provincia. Se lei con il Direttore Generale/Commissario dell’ASP- lei è anche dipendente dell’ASP- ha qualche problema comunicativo, è sempre un problema suo, ma non può diventare una guerriglia campanilistica (tra poveri) che non ha alcun significato per un paziente oncologico o per i familiari. Il paziente vuole e deve essere curato. I medici di medicina generale   a cui è indirizzato il corso, partecipano,  non si schierano, l’utenza va orientata non disorientata. I diretti superiori, il Commissario dell’Asp e l’Assessore alla Sanità vogliano vigilare”

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