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La fila sotto il cielo…

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Mancano solo due giorni alla fine dello stato di emergenza. Dal primo aprile le restrizioni sono state allentate su moltissimi versanti eppure al Distretto sanitario di via Parioli la situazione delle attese dei cittadini che chiedono servizi sanitari continua ad essere quella che si vede nelle foto. Per tutti: abili e disabili. In fila sulla strada in preda agli agenti atmosferici gli utenti che si rivolgono alla struttura pubblica: sotto il sole da quando è scoppiata la primavera e sotto la pioggia ed il vento fino a qualche giorno fa. Senza potere accedere ai servizi igienici. Senza servizi garantiti per anziani e disabili. Senza contare che i disabili non possono accedere agevolmente alla struttura sanitaria ubicata da 40 anni in un palazzo realizzato per abitazioni civili ed adattato ad ufficio pubblico di tipo sanitario dove imperano le barriere architettoniche, senza sale ampie destinate ad accogliere pazienti e utenti. Tutto questo negli anni 80 e da allora si sono moltiplicate le richieste per sollecitare una soluzione più moderna e funzionale, per non parlare dell’esborso di denaro pubblico in 40 anni di affitto! Questa è la situazione che si registra al 28 aprile 2022. Roba da territorio di guerra per restare in tema dei tempi nonostante gli sforzi del personale dirigente finalizzati a limitare i disagi. Eppure non è facile limitare i disagi quando vanno in pensione 4 o 5 medici di base e un flusso di 25.000 persone si rivolge al Distretto sanitario per scegliere il medico di base. Certo, non verranno tutti insieme! Ma anche se ne arriva un decimo o un ventesimo al giorno, l’assembramento è assicurato! Da qui, in tempo di covid, l’esigenza di evitare che gli uffici vengano ammassati e le file fuori. Il direttore del distretto sanitario Rocco Buttiglieri ha istituito tre postazioni al piano terra con altrettanti dipendenti della categoria Osa per il controllo della temperatura. Ma secondo il parere dei cittadini questo non è utile a fronte dell’assembramento e del disagio.

Per avere un’idea dei compiti istituzionali del Distretto sanitario abbiamo fatto una ricerca:

Il Distretto e’ una struttura  dell’Azienda  sanitaria finalizzata  a

realizzare  nel  territorio  un elevato livello di integrazione tra i

diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e tra questi e i

servizi socio-assistenziali,  in  modo  da  consentire  una  risposta

coordinata e continuativa ai bisogni sanitari della popolazione.

  2. Il Distretto ha i seguenti compiti:

   a)  gestisce  e  coordina  i  servizi  ubicati  nel  territorio di

competenza  e  destinati   all’assistenza   sanitaria   di   base   e

specialistica di primo livello;

   b)  organizza l’accesso dei cittadini residenti ad altre strutture

e presidi;

   c) assicura anche attraverso i medici e  i  pediatri  di  medicina

territoriale  un  efficace  filtro  della  domanda  socio sanitaria e

promuove  la  continuita’  terapeutica  tra  i  diversi   luoghi   di

trattamento;

   d)  indirizza  e  coordina  il ricorso all’assistenza ospedaliera,

all’assistenza  sanitaria   residenziale   anche   presso   le   RSA,

all’assistenza specialistica e all’assistenza protesica e termale;

   e)  funge  da  centro  regolatore per le prestazioni erogate dalle

proprie  unita’  operative  residenti  ed  itineranti  nonche’  dalle

strutture  delle altre Aziende sanitarie, delle istituzioni sanitarie

pubbliche,  delle  istituzioni  sanitarie  private  accreditate,  dei

professionisti accreditati o convenzionati.

  3.  Spetta  in  particolare al Distretto l’esercizio delle seguenti

funzioni e attivita’:

   a) assistenza sanitaria di base nei settori della:

    1) medicina generale e specialistica pediatrica  ambulatoriale  e

domiciliare;

    2) assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare;

    3) assistenza consultoriale;

    4) assistenza domiciliare integrata;

    5) assistenza residenziale e semiresidenziale;

    6) educazione sanitaria;

   b)  assistenza  sanitaria  specialistica  territoriale nei settori

della:

    1) assistenza specialistica ambulatoriale e domiciliare;

    2) integrazione con la specialistica ospedaliera;

   c) assistenza sociale di base nei settori:

    1) attivita’ sociale a rilievo sanitario;

    2) tutte le attivita’ delegate dai Comuni;

   d)  attivita’  amministrativa   nel   settore   dell’informazione,

prenotazione  e  assistenza  amministrativa  per  l’utilizzazione dei

servizi sanitari e sociali.

  4. Il Distretto e’ l’area di riferimento delle attivita’  collegate

all’attuazione  dei progetti obiettivo e delle azioni programmate che

si realizzano e si coordinano prevalentemente nel  territorio,  e  in

particolare quelle relative alla:

   a) tutela della salute degli anziani;

   b) tutela e assistenza materno-infantile;

   c)   prevenzione,  diagnosi,  cura,  riabilitazione,  integrazione

sociale delle persone  handicappate  secondo  le  modalita’  previste

dalla L.R.  4 giugno 1996, n. 18;

   d)    prevenzione,    cura    e    recupero    psico-fisico    dei

tossico-dipendenti.

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