L'occhio del bello

La “letteraturap” di Murubutu nel Dantedì celebrato dall’istituto “Eschilo”

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Sono ormai passati 700 anni dalla morte di Dante. Eppure non solo il Sommo poeta non smette di parlarci attraverso l’immortalità dei suoi versi, ma la sua poesia si presta a tutte le innovazioni artistiche della società 2.0 e si rivolge ai più giovani, in particolar modo, utilizzando i canali di comunicazione più potenti ed efficaci della contemporaneità. Lo testimonia la proposta musicale del rapper Murubutu, il cantautore Alessio Mariani, che ieri è stato in città protagonista di un evento tenutosi al teatro comunale: un’iniziativa con cui l’istituto “Eschilo”, in collaborazione con la libreria Orlando, ha celebrato il Dantedì 2022.

Sul palco Murubutu ha dialogato con gli studenti del Liceo classico e del Liceo delle scienze umane e duettato con loro a suon di rap, tra coreografie hip hop e un connubio suggestivo di musica e letteratura. Un modo per parlare di Dante a tutti attraverso la musica, aprendosi alle sfumature di un presente in cui la potenza dei versi danteschi diventa un mezzo straordinario per fare nuova arte. Grande l’entusiasmo degli studenti dell’“Eschilo” che hanno apprezzato sia la proposta didattica della “letteraturap” che l’appuntamento promosso dalla scuola diretta da Maurizio Tedesco.

«Era importante cogliere l’essenza di questo esperimento e i nostri ragazzi hanno centrato in pieno l’obiettivo», ha detto il dirigente scolastico. «I versi di Dante ci aiutano a leggere la contemporaneità – ha spiegato Murubutu –, la sua opera presenta un bacino immenso al quale attingere a livello concettuale, metaforico e linguistico. Anche per fare musica rap».

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