La Nave di Gela illustrata a Catania

Il messaggio sulla Nave di Gela continua a circolare. Adesso è approdato a Catania. Era arrivato anche prima attraverso i network nazionali che hanno portato in citta' 50.000 visitatori, ma quello ri...

A cura di Redazione
07 dicembre 2022 11:44
La Nave di Gela illustrata a Catania -
Condividi

Il messaggio sulla Nave di Gela continua a circolare. Adesso è approdato a Catania. Era arrivato anche prima attraverso i network nazionali che hanno portato in citta' 50.000 visitatori, ma quello riferito dagli specialisti ha permesso di conosce a fondo i particolari della storia sulla Nave, sul suo rinvenimento e sul recupero.

Un gande successo e' stato quello della Terza edizione di “Comunicare il fatto storico: la nave di Gela", tenuto a Catania.

Sollecitati dagli illustri relatori, i numerosi partecipanti, oltre 200, tra giornalisti, studenti del DISUM (Dipartimento di Scienze Umanistiche) dei corsi di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Sociologia dei media digitali, Sociologia digitale, coinvolti dal Presidente del corso di Laurea in Scienze delle Lingue e della Comunicazione Prof. Davide Bennato, della Specialistica in Archeologia dell'Università di Catania e del Liceo Classico N. Spedalieri della città etnea. Una “immersione sensoriale” ripercorrendo le traiettorie navali del Mediterraneo dalla Preistoria, alla Protostoria sino al periodo Arcaico, in riferimento all'insigne reperto della "nave di Gela", guidati magistralmente dalla dott.ssa Rosalba Panvini, Archeologa, docente universitaria, già Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, all’interno della sala congressi della fondazione YMCA Italia, accolti dal direttore nazionale della formazione avv.ssa Daniela Mainenti e dal dott. Pierluigi Di Rosa, direttore editoriale di Sudpress.

“La comunicazione efficace è relazione tra due soggetti, ha affermato Don Paolo Buttiglieri, responsabile del Progetto, docente univ. di Comunicazione Sociale, giornalista, una relazione educativa simmetrica, non mera coinformazione. Comunicare il fatto storico per una cosignificazione tra presente e passato, al fine di promuovere i valori universali che regolano la convivenza civile, mediante i canoni comunicativi tradizionali e new media - la mission deontologica del giornalista-comunicatore".

"Raccontare esperienze, scavi e missioni archeologiche è un’arte ha sottolineato Salvo Di Salvo, segretario nazionale Ucsi, tesoriere regionale Odg Sicilia, che richiede metodo. Seguire regole e conoscere le tecniche aiuta ad ottenere consenso, visibilità, followers, in qualche caso ribalte mediatiche importanti, ma bisogna seguire la deontologia dettata dalle nostra carte deontologiche. Chi si occupa di giornalismo archeologico si scontra con problemi non indifferenti con le autorità competenti di autorizzazioni, blocchi e verifiche. In questi ultimi anni l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia organizza, su proposta dell'Ucsi e dell'ideatore don Paolo
Buttiglieri, corsi per la formazione dei giornalisti sul comunicare il fatto storico, un percorso che porta alla conoscenza e all'approfondimento di temi storici".

Chiude la serie di interventi il Prof. Giuseppe Adernò, esperto di Politiche scolastiche e presidente provinciale dell’Ucsi di Catania, che sottolinea con estrema competenza e chiarezza che: “Occorre una riflessione seria sui progetti scolastici di tutela e custodia del patrimonio artistico e ambientale, nella reale attuazione dell’Educazione Civica e dei progetti di cittadinanza attiva”.

La DS del Liceo Spedalieri Prof.ssa Vincenza Ciraldo, in chiusura, si è congratulata per l' organizzazione dell' evento e ha ringraziato l'Ucsi per il coinvolgimento alla manifestazione. La soddisfazione degli studenti è stata espressa dal Prof. Liberato Augusta, prof. di. Storia e Filosofia, del medesimo istituto.

Segui Il Gazzettino di Gela