La posizione dei medici di famiglia sulla disponibilità a somministrare i vaccini

I medici di famiglia nella città con il più alto tasso di contagio del Covid nel territorio nisseno: professionisti in trincea pronti a scendere in campo a dare il loro contributo nella somministrazio...

A cura di Redazione Redazione
23 gennaio 2021 18:14
La posizione dei medici di famiglia  sulla disponibilità  a somministrare i vaccini -
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I medici di famiglia nella città con il più alto tasso di contagio del Covid nel territorio nisseno: professionisti in trincea pronti a scendere in campo a dare il loro contributo nella somministrazione alla popolazione del vaccino anti Covid quando verrà chiesto loro di dare il contributo e quando sarà indicata la struttura idonea in cui effettuare la prestazione in tutta sicurezza per loro e per i pazienti. Al momento c’è solo un bando regionale che riguarda la richiesta di disponibilità limitata ai medici in pensione, con partita Iva e qualche altra caratteristica che non è quella del medico di famiglia in servizio. Il dott. Ignazio Morgana è stato l’unico medico in pensione di Gela che ha finora dato l’adesione. Onore al merito. Ma andiamo ai medici di famiglia in servizio. Che non ci stanno certo a passare come coloro che non vogliono effettuare i vaccini. Perchè ogni volta che è stato chiesto loro di dare un contributo in questa fase delicata, sono stati sempre in prima linea. A fare i test seriologici agli insegnanti ad esempio. E a garantire tutti gli altri vaccini: 12.600 dosi di vaccini antinfluenzali somministrati ai pazienti fino al 31 dicembre, circa 1000 dosi di vaccino antipneumococco e 200 dosi di vaccino Antizoster. In prima linea a seguire poi anche al telefono, a tutte le ore, i pazienti alle prese con il Covid.< Non ci siamo mai tirati indietro – dice il dott. Pippo Bonfirraro dando voce a tantissimi colleghi – non abbiamo mai chiuso i nostri studi un solo giorno, abbiamo sempre effettuato le visite domiciliari,per la nostra sicurezza e quella dei pazienti ci siamo sottoposti tutti a vaccinazione, abbiamo dato la disponibilità per effettuare i tamponi ma non nei nostri studi che non sono attrezzati per questo>. <Riguardo ai vaccini anti Covid - aggiunge il dott. Bonfirraro – non ci è stata richiesta finora la disponibilità. Se ciò dovesse avvenire noi ci siamo. Ma il vaccino di questo tipo ha bisogno di particolari condizioni di refrigerazione. Non possiamo tenerli nei nostri studi, serve un luogo idoneo e le condizioni di sicurezza per soministrare le dosi. Aspettiamo disposizioni e quando e se arriveranno ci comporteremo come sempre. A sostegno dei nostri pazienti e lavorando con il cuore. Come abbiamo sempre fatto>

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