La sfida (im)possibile. Gela all’altezza del suo mare

L’estate è arrivata all’improvviso. Da dieci giorni circa le temperature sono ormai quelle di una bella stagione che si preannuncia rovente e il nostro mare dà spettacolo con gradazioni di azzurro e b...

05 giugno 2022 13:41
La sfida (im)possibile. Gela all’altezza del suo mare -
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L’estate è arrivata all’improvviso. Da dieci giorni circa le temperature sono ormai quelle di una bella stagione che si preannuncia rovente e il nostro mare dà spettacolo con gradazioni di azzurro e blu che sono un balsamo per gli occhi e per il cuore. Le lunghe distese delle nostre spiagge hanno già accolto i primi bagnanti e il sospetto, fondato, è che questo spettacolo della natura prosegua almeno per altri tre mesi, fino a settembre inoltrato. Magnifico. Ma non basta. La bellezza è una risorsa e va valorizzata e promossa adeguatamente.

La ztl al lungomare è necessaria e bisognerebbe attivarla il prima possibile: la richiedono anche i commercianti. Il gelese venga educato al rispetto delle regole e degli orari, comportandosi nella sua città come si comporta quando va fuori. Non a Milano, Parigi o New York ma a Licata, Scoglitti, Marina di Ragusa. Ci siano i controlli, almeno minimi, come ad esempio per evitare il parcheggio selvaggio davanti un monumento come la Chiesa Madre. Ci sia cura, anche qui almeno per la decenza, di quel verde pubblico non ancora diventato erbaccia e si provveda alla prevenzione degli incendi che ormai stanno dilagando. E poi, l’igiene e il decoro. Una delle zone più belle della città, e forse della Sicilia, la Rotonda di Macchitella, vede le sue dune invase dalla spazzatura, perennemente.

Perché? Gelesi, perché? Possono non esserci i controlli, ed è vero. Possono non esserci le sanzioni, e lo è altrettanto. A volte non ci sono nemmeno i cestini o, quando ci sono, restano pieni per diverso tempo. Ma deturpare la bellezza, quella bellezza che ci appartiene, non possiamo più permettercelo. Con stupore e gioia, da settimane si vedono in città diversi turisti, molti sono stranieri. Facciamo sì che possano apprezzare quello che abbiamo, il buon ricordo li porterà a ritornare. Così si crea il turismo, oltre le parole e i progetti altisonanti che poi – molto spesso – rischiano solo di essere scatole vuote utili per racimolare qualche manciata di voti.  

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