La Società Italiana di Cardiologia Interventistica contro emodinamica senza requisiti

La Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE) costituita dai cardiologiinterventisti italiani, è venuta a conoscenza della prossima apertura di nuovilaboratori di emodinamica sul terr...

A cura di Redazione Redazione
05 marzo 2022 13:52
La Società Italiana di Cardiologia Interventistica contro emodinamica senza requisiti -
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La Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE) costituita dai cardiologi
interventisti italiani, è venuta a conoscenza della prossima apertura di nuovi
laboratori di emodinamica sul territorio siciliano.
"Non entriamo nel merito della fattibilità di ciascun laboratorio - afferma il Delegato regionale SICI GISE, a nome dei cardiologi interventisti siciliani, Dott. Marco Caruso -

ma ricordiamo che l’apertura di un nuovo laboratorio deve rispondere ad indicazioni normative (piano ospedaliero regionale e decreto Balduzzi) e deve essere in linea con le indicazioni fornite dalla nostra Società Scientifica, volte a mantenere adeguati standard di qualità e sicurezza. Il documento di posizione del SICI-GISE specifica gli standard necessari ai laboratori di diagnostica e interventistica cardiovascolare (G. Ital. Cardiol. 2015;16:590-600). I documenti di posizione non sostituiscono le linee guida esistenti, ove presenti, ma rappresentano uno stimolo ed un aiuto, sia per gli operatori del settore che per chi dirige e governa la politica sanitaria: la distribuzione dei laboratori di emodinamica deve essere basata sul reale fabbisogno di procedure, sul bacino di utenza e sulla distribuzione ed organizzazione delle reti di emergenza-urgenza cardiovascolare nel rispetto di standard minimi di operatività.
Appare necessaria, pertanto, un’attenta analisi che prenda in considerazione il bacino di utenza del nuovo laboratorio, un calcolo delle procedure stimate per la popolazione residente in quel territorio ed una considerazione della eventuale copertura da parte di laboratori presenti in territori vicini, che, peraltro, verrebbero a loro volta ad essere indeboliti dall’apertura di nuovi. La “diluizione” dei casi su più laboratori rischia infatti di abbassare il livello medio delle prestazioni erogate e la qualità dell’assistenza.
In assenza di questi requisiti e di queste analisi l’apertura di un nuovo laboratorio di emodinamica sarebbe in contrasto con tutte le indicazioni di buona pratica e di sicurezza e di tutte le normative vigenti, oltre che impugnabile dalla Corte dei Conti.

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