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La spiritualità dei versi di Stefania Giammillaro, seconda ristampa per “L’Ottava Nota – Sinfonie Poetiche”  

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Dalla Sicilia alla Toscana, nel segno di una carriera professionale – quella nel mondo del diritto – e di una grande passione – quella per la poesia –, coltivata con cura fin da quando era una bambina. Stefania Giammillaro è una giovane poetessa siciliana che si è ormai affermata nel panorama nazionale con le sue opere: l’esordio nel 2017 con “Metamorfosi dei Silenzi” (edizioni Edas) e il prosieguo nel 2021 con “L’Ottava Nota – Sinfonie Poetiche” (Edizioni Ensemble).

Quest’ultimo lavoro è approdato nei giorni scorsi al traguardo della seconda ristampa, celebrato con emozione dall’autrice attraverso i suoi canali social dove spesso condivide riflessioni, idee ma anche brevi componimenti che riscuotono sempre il plauso dei suoi followers. Dal mare di Messina all’attività accademica all’università di Pisa, dove è Dottoranda in diritto processuale civile, Stefania Giammillaro ha mantenuto inalterato il legame con la terra madre, la cui spiritualità viene spesso evocata nelle sue opere attraverso la potenza di sensazioni forti, dettate da una spiccata tendenza all’introspezione e alla ricerca profonda di sé.

Luci, ombre, tenebre. Spaesamento, vuoto, intensità. Forza e potenza, ma anche delusione e fragilità. Le poesie dell’autrice messinese esprimono con delicatezza e decisione le complessità fluttuanti dell’anima, in un canto sempre sinuosamente in bilico tra il detto e il non detto, il vissuto e il desiderato. Un’esperienza letteraria in divenire, già ricca di confronti con autori di primo piano come Franco Arminio, che l’ha portata a ricevere numerosi riconoscimenti.

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