L'analisi del presidente dell'associazione Antiracket
Legname: "si alla solidarietà e ai sit in ma non bastano.Serve la ribellione corale"
"La speranza del cambiamento per una Gela positivamente diversa,passa attraverso una lucida analisi che la società civile, le imprese, le associazioni e comuni cittadini, insieme alle autorità del territorio, devono necessariamente fare per potere opporsi all'eventuale ondata criminale che si sta ripresentando nuovamente in un momento così delicato per la nostra città. Dare solidarietà a coloro che vogliono investire così come hanno fatto gli imprenditori della prestigiosa catena di fast food Zangaloro è assolutamente doveroso,ma non basta". Lo afferma in una nota il presidente dell'associazione antiracket di Gela Salvino Legname.
"Così come confermato dal nostro sindaco Terenziano Di Stefano - continua Legname- indignarsi per tali fatti criminali deve portarci ad una ribellione interiore che bisogna esprimere nelle piazze e nei luoghi dove sono avvenuti i fatti intimidatori e criminali, nei confronti di coloro che malgrado tutto continuano ad investire nella nostra città. Penso sia doveroso,ma é anche necessario,che gran parte della cittadinanza, possa essere presente lunedi 15 dicembre alle 17,30, nel luogo dove è avvenuto l'attentato criminale,per potere gridare tutti insieme: "Non vogliamo più la mafia a Gela!". Dopo di che, ognuno di noi con i propri ruoli, ma condividendo insieme tali inaccettabili fatti, deve tentare di costruire una cintura di sicurezza attorno al nuovo sviluppo economico e sociale, che comincia ad intravedersi nei nostri territori.Sarà nostra cura e dedizione, come Associazione Antiracket e Antiusura di Gela, fare di tutto per continuare a collaborare con le vittime, le forze dell'ordine e le procure Antimafia di riferimento, affinché questo ulteriore fenomeno criminale possa essere contrastato ed annientato, così come è accaduto per circa vent'anni, grazie ai tantissimi imprenditori e commercianti che con grande coraggio,si sono rivolti alla nostra associazione Antiracket di Gela, che li ha accompagnati alla denuncia,ma soprattutto ha sempre garantito loro la costante presenza e vicinanza umana,affrontando insieme i tantissimi processi avvenuti, dopo le centinaia di arresti eseguiti dalle eccezionali forze dell'ordine e con il determinante impegno delle Procure Antimafia".
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