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L’Antiracket di Gela e la “battaglia” contro racket e usura: operatori economici assistiti grazie al progetto “Sostegno attivo”

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Entra nel vivo il progetto “Sostegno Attivo” condotto dalla Fai Antiracket Gela, Associazione “Gaetano Giordano” con il finanziamento del Ministero dell’Interno grazie al Fondo Sociale dell’Unione Europea. Ad un mese dall’avvio delle attività, numerosi operatori economici del territorio si sono già rivolti all’associazione ricevendo assistenza gratuita, grazie ad uno staff di esperti altamente qualificati: nello specifico, l’equipe è formata da un addetto alla presa in carico, due avvocati, due psicologhe e due consulenti aziendali.  

Tra gli operatori, si riscontrano molte vittime che già in passato si erano rivolte alla stessa associazione, che avevano già denunciato diversi anni fa e che, a distanza di tempo, continuano a trovare nell’associazione “Gaetano Giordano” un punto di riferimento affidabile, ravvivato e potenziato, anche grazie alle attività previste dal progetto “Sostegno Attivo”: “Mai più soli” è stato proprio lo slogan coniato dall’associazione presieduta da Renzo Caponetti.

«Anche grazie al nostro lavoro – si legge in una nota diffusa dall’associazione “Giordano” – buona parte della collettività gelese è stata ormai liberata da quell’omertà che per tanto tempo aveva inciso negativamente sul territorio e sulla sua economia. Il lavoro però non è ancora ultimato e c’è anzi ancora tanto da fare. L’auspicio è quello di dare l’ennesimo contributo per l’affrancamento del nostro territorio dalle residualità dell’oppressione malavitosa. Il nostro obiettivo è coinvolgere quanti più operatori economici, nell’ormai irrinunciabile percorso di liberazione dal racket e dall’usura: “Noi ci siamo”», conclude il comunicato dell’associazione gelese.

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